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Editoria 17 Dic 2009

Mediacoop a Bonaiuti: "Tremonti mantenga la promessa. Indispensabile inserire la norma sui contributi nel decreto 'mille proroghe'"

Ripristinare il carattere di diritto soggettivo dei contributi all'editoria nel decreto 'mille proroghe' come garantito dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti: e' quanto chiede il presidente di Mediacoop Primo Salani in una lettera al sottosegretario alla Presidenza delConsiglio con delega all'editoria, Paolo Bonaiuti.

Ripristinare il carattere di diritto soggettivo dei contributi all'editoria nel decreto 'mille proroghe' come garantito dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti: e' quanto chiede il presidente di Mediacoop Primo Salani in una lettera al sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio con delega all'editoria, Paolo Bonaiuti.

''E' assolutamente indispensabile che tale correzione - sottolinea Salani in riferimento a voci secondo le quali la modifica non figurerebbe in fase di redazione del provvedimento
- venga inserita, almeno, nel prossimo ''decreto sullo sviluppo'', che dovrebbe essere emanato dal Governo all'inizio del prossimo anno. Ripristinando il carattere di diritto
soggettivo dei contributi all'editoria, infatti, sarebbe possibile consentire alle imprese cooperative, non profit e di partito, di fare i bilanci per il 2010, ottenere liquidita' dal
sistema bancario, non mettere a rischio di chiusura 95 testate ed in pericolo il posto di lavoro di 2000 giornalisti e 2500 poligrafici''
Nello stesso tempo - secondo Mediacoop - si potrebbe definire entro il 2010 una nuova legge di sistema sulla quale e' gia' stato avviato un confronto ed elaborata una serie di proposte.
Mediacoop ne ricorda alcune: uguali diritti ed uguali requisiti per tutte le cooperative editoriali; un criterio aggiuntivo ai fini dell'assegnazione dei contributi che sia legato al numero dei giornalisti dipendenti; lo sconto per le vendite in blocco al 50% del prezzo di copertina; la presenza delle testate quotidiane nelle edicole del territorio di riferimento per almeno il 30% per i giornali nazionali e il 45% per i quelli locali; riforma delle agevolazioni postali rimborsando a Poste spa la differenza tra il prezzo praticato agli editori e quello riservato ai migliori clienti; un sostegno per la crescita degli abbonamenti nelle varie forme; una quota di almeno il 10% della pubblicita' istituzionale all'editoria cooperativa e no profit; l'informatizzazione delle edicole al fine di monitorare complessivamente la filiera dalla produzione alla vendita e alle rese. (ANSA)

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