Sarà intitolato a Toni Fontana, l’inviato di guerra dell’Unità, il Master in “Reporting di guerra, politica internazionale e comunicazione di crisi” organizzato dall’Associazione Giornalismo Investigativo che partirà il prossimo novembre a Roma.
Toni Fontana aveva aderito al progetto con entusiasmo, condivideva lo spirito del Master e avrebbe dovuto tenere le lezioni di uno dei moduli più importanti, quello appunto di “Giornalismo di guerra”. La scelta del nome di Toni è un modo per segnalare l’impegno per un giornalismo fatto di sostanza e di attenzione, non di protagonismo. E’ un modo per ribadire la necessità di una buona informazione che sia conscia anche dei valori dell’umanità: quello che il giornalista dell’Unità, scomparso il primo settembre scorso, aveva posto come orizzonte del suo lavoro.