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Associazioni 04 Feb 2013

Massimo Zennaro, è il nuovo Segretario regionale

L’Assemblea regionale dei Delegati del Sindacato giornalisti del Veneto riunitasi a Padova, presso l’Hotel NH Mantegna, ha provveduto ad eleggere il Segretario regionale e rinnovare gli Organi statutari.Hanno votato 76 giornalisti Delegati su 81 aventi diritto (74 professionali e 7 collaboratori).

L’Assemblea regionale dei Delegati del Sindacato giornalisti del Veneto riunitasi a Padova, presso l’Hotel NH Mantegna, ha provveduto ad eleggere il Segretario regionale e rinnovare gli Organi statutari.
Hanno votato 76 giornalisti Delegati su 81 aventi diritto (74 professionali e 7 collaboratori).

Questi i nominativi degli eletti: Massimo Zennaro, Segretario regionale.
Tra i giornalisti Professionali sono stati eletti Componenti del Consiglio Direttivo: Daniele Carlon, Paolo Francesconi, Stefano Edel, Antonella Benanzato, Enrico Ferri, Nicola Chiarini, Massimiliano Cortivo, Massimo Lenza, Maurizio Paglialunga. Tra i giornalisti Collaboratori: Denise Battistin, Lorenzo Serpelloni, Alessandro Foroni, Giulio Todescan.
Nel Collegio dei Revisori dei Conti, tra i giornalisti Professionali sono risultati eletti: Mauro Pertile, Enrico Galeazzo. Supplente: Matteo Marian. Tra i giornalisti collaboratori è risultato eletto Livio Piccin.
Nel Collegio dei Probiviri, tra i giornalisti Professionali sono risultati eletti Marco Sessa, Giuliano Doro, Mitia Chiarin. Supplente: Paola Masera.
Tra i giornalisti collaboratori sono risultati eletti: Paola Emilia Pilotto, Gilberto Padovan.
PADOVA, 3 febbraio 2013

 

Documenti approvati all’unanimità dall’Assemblea congressuale del Sindacato giornalisti del veneto del 3 febbraio 2013

Tenuta del sistema del welfare e rilancio dell'occupazione, queste le linee guida alle quali, secondo l'Assemblea congressuale del Sindacato dei giornalisti del Veneto, dovrà ispirarsi la delegazione che negozierà il rinnovo del contratto Fnsi_Fieg in scadenza. La “rivoluzione industriale” che sta coinvolgendo pesantemente il settore di tutta l'informazione, carta stampata ed emittenza radiotelevisiva pubblica e privata, nazionale e locale, provocando la perdita di almeno 2.000 posti di lavoro, (su 18.000) richiede misure anticicliche straordinarie che possono essere individuate nell'ambito del rinnovo contrattuale.

LE PRIORITA’ : CONTRATTO, TENUTA DEL WELFARE, RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE

Tra le priorità va posta quindi agli editori la necessità di mettere in sicurezza l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, l’Inpgi, che sta sopportando con risorse proprie (cioè della categoria) la gran parte degli oneri indotti dalla crisi.
In primo luogo, va ripensato il sistema degli ammortizzatori sociali sul solco degli interventi recentemente assunti attraverso l’accordo Fnsi-Fieg sui contratti di solidarietà, la Cassa integrazione straordinaria, i fondi per prepensionamenti, in sede Inpgi. Va anche ripensata la legge 416 che non può essere costantemente utilizzata dagli editori come un bancomat. Ne va quindi limitato l’utilizzo ai casi di reale riorganizzazione aziendale, e vanno riviste le modalità di accesso dei colleghi, dal punto di vista anagrafico e di anzianità previdenziale. Tenuto conto anche della limitata capacità del fondo pubblico per i prepensionamenti in fase di esaurimento.
Sul fronte degli interventi per il rilancio dell'occupazione, crediamo vada negoziata con la Fieg la possibilità di stabilizzare, utilizzando il perimetro contrattuale (art 1-2-12 e 36), centinaia di collaboratori strategici per giornali e tv, anche attraverso gli attuali sconti previdenziali messi in campo dall'Inpgi in caso di assunzioni a tempo indeterminato. Le nuove problematiche poste dall'innovazione richiedono una manutenzione dei profili professionali (qualifiche e mansioni) nelle redazioni? Si affrontino i problemi con coraggio e guardando avanti. Crediamo che la Fnsi ora debba porsi con forza la questione delle priorità, che, ribadiamo, sono la tenuta del sistema e l'occupazione, anche se è chiaro a tutti che nell'ambito di ogni rinnovo contrattuale sono previsti adeguamenti degli stipendi.

FONDO EX FISSA

 L’assemblea richiama poi l’attenzione dei vertici della Fnsi sulla necessità urgente di raggiungere un accordo con, la Fieg, per l’adeguamento delle aliquote che alimentano il cosiddetto “fondo ex fissa” alle esigenze di centinaia di colleghi pensionati che rischiano di attendere dalla Fieg (titolare dell’obbligo) oltre sette anni per accedere all’indennità. Lo scoperto del fondo rischia di raggiungere a breve la cifra record di cento milioni.

LAVORO AUTONOMO

 Sul piano del lavoro autonomo, l'Assemblea ritiene che vada intensificata la pressione perché la legge sull'equo compenso recentemente approvata dal Parlamento produca effetti concreti per le migliaia di colleghe e colleghi che vivono di questa professione, pagando un prezzo altissimo alla crisi anche in quanto penalizzati dall’esclusione degli iscritti agli ordini professionali delle poche misure regolatrici del mercato del lavoro e a sostegno del reddito dei precari e autonomi, istituite dalla riforma Fornero. A tale scopo può essere utilizzata anche la Carta di Firenze approvata dal Consiglio nazionale della Fnsi. Ma si ritiene anche che le stabilizzazioni incentivate da decontribuzioni Inpgi (sul modello Arena di Verona) siano praticabili a livello di altre regioni, oltre al Veneto. E che i vertici della Fnsi dovrebbero promuoverne al diffusione sul territorio, fornendo ai Cdr la dovuta assistenza tecnica.

IL SINDACATO DI SERVIZIO

L’Assemblea congressuale del Veneto si aspetta dai vertici del Sindacato, iniziative rapide e coraggiose sul piano contrattuale e strategico, ma anche nell'ambito della riorganizzazione dei servizi ai colleghi, e specialmente alle Ars e ai Cdr oberati da situazioni sempre più complesse sul piano contrattuale e legale.  Associazioni stampa, e Commissioni lavoro autonomo e Comitati di Redazione non devono essere lasciati soli specialmente in una fase così difficile come quella che stiamo vivendo. L'Assemblea seguirà con attenzione gli sviluppi del negoziato contrattuale che considera anche una fondamentale verifica del gruppo dirigente del nostro sindacato.
L'Assemblea congressuale del Sindacato giornalisti del Veneto.
Padova, 3 febbraio 2013
Approvato all'unanimità

L'Assemblea congressuale del Sindacato dei giornalisti del Veneto, lancia un appello alle istituzioni regionali per arginare la crisi delle aziende di informazione locali (in particolare tv e periodici) e l'aumento del fenomeno del precariato nella professione giornalistica.
Dopo l’incontro avvenuto con le parti sociali a marzo per una legge regionale contro il precariato giornalistico, è necessario trovare interventi di sostegno da attuare attraverso strumenti di programmazione, all'interno di un apposito piano regionale, a favore della «stabilizzazione e formazione del personale», oltre a disposizioni per «agevolare e garantire l'accesso al credito». Chiediamo inoltre di introdurre la possibilità, all'interno della legge finanziaria, di prevedere annualmente deduzioni Irap per le imprese che acquisiscono quote o sottoscrivono aumenti di capitale nelle testate locali. Per accedere al sostegno le testate dovranno assicurare «la regolarità del pagamento degli stipendi, il riconoscimento dell'equo compenso per i collaboratori, e la garanzia all'interno delle redazioni di un congruo numero di contratti giornalistici riconosciuti dalla Federazione nazionale della Stampa».
La crisi dell'informazione in Veneto non deriva solo dalla crisi generale ma anche dal fatto che troppi editori, o sedicenti tali, sono stati abili nell’incamerare contributi ma non altrettanto nell’investire nel lavoro. Emerge quindi la necessità di una legge che rovesci completamente la prospettiva e che sostenga chi investe in contratti, chi assume e chi rispetta le norme previdenziali e contributive».L'assemblea congressuale del Sindacato dei giornalisti del Veneto.
Padova, 3 febbraio 2013
Approvato all'unanimità

 

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