Storica firma ad Ancona tra ANCI Marche, rappresentata dal sindaco di Ancona Fabio Sturani, SIGIM (Sindacato giornalisti Marche) e Regionali FP-CGIL, FPS-CISL, UIL-FPL.
I tre sindacati della Funzione pubblica e il Sigim, animati territorialmente da effettiva unità di intenti, hanno firmato stamattima un protocollo d’intesa con l'Anci Marche per armonizzare e regolare le posizioni contrattuali ed economiche dei dipendenti pubblici assunti o da assumere come giornalisti negli Enti locali nell’attesa di una definitiva e puntuale applicazione contrattuale della legge 150/2000 (attualmente arenata sul tavolo dell’Aran). Il protocollo si propone di far chiarezza in un quadro di posizioni atomizzato e frastagliato. Oggi solo 7 Comuni marchigiani su 246 vantano infatti in organico giornalisti professionisti o pubblicisti con incarico in esclusiva e contribuzione Inpgi, mentre altri 7 Comuni hanno in organico giornalisti pubblicisti con incarico all’ufficio stampa non in esclusiva e relativa contribuzione Inpdap. Molti i punti qualificanti dell'accordo. Tra essi spiccano la possibilità di accesso alle carriera dirigenziale nell'ambito delle alte professionalità per i giornalisti responsabili di struttura, la possibilità di assunzioni dirette a tempo determinato con contratto giornalistico e chiamata nominativa negli Enti in regola con il patto di stabilità, l'invito alle Unioni dei Comuni a una copertura consortile del quadro territoriale informativo, il riferimento alla lista dei disoccupati Fnsi-Fieg quale bacino prioritario per i contratti di lavoro da stipulare. I firmatari esprimono la propria piena soddisfazione per questo importante atto a tutela dei giornalisti impegnati negli uffici stampa di una parte fondamentale della pubblica amministrazione ringraziando l'Anci Marche e i sindacati confederali per la sensibilità dimostrata. Questo protocollo d'intesa costituisce la miglior conferma che la concertazione territoriale tra sindacato e istituzioni, se ispirata da reale spirito di collaborazione, può garantire risposte efficaci alle domande di professionalità e sviluppo e innescare preziose convergenze anche nell'attuale delicata situazione del mercato del lavoro in Italia e nelle Marche. Identico protocollo è stato proposto anche alla firma dell’Upi (Unione Province italiane) nel corso di un vertice con il presidente della Provincia di Pesaro e dell’Upi Marche, Palmiro Ucchielli. PROTOCOLLO D’INTESA L’ANCI Regionale, le Segreterie Regionali FP-CGIL, FPS-CISL, UIL-FPL e il SIGIM (Sindacato giornalisti marchigiani) in relazione alle problematiche riferite agli uffici stampa nei quali sono impegnati giornalisti, CONCORDANO ai sensi della legge 150/2000 sugli uffici stampa nella P.A., in attesa di una sua definitiva e puntuale applicazione al fine di garantire ai cittadini il massimo di professionalità e trasparenza nell'informazione, l’inquadramento dei giornalisti assunti o da assumere negli Enti locali secondo il contratto vigente delle AA.LL. dovrà essere in categoria D con versamenti contributivi all’Inpgi (Istituto di previdenza dei giornalisti italiani), come nuovamente precisato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con nota 9PP/80907/AG-V-180 del 24 settembre 2003. Considerato che in alcuni Enti i giornalisti già assunti con il contratto vigente delle A.A.L.L non sono collocati in categoria D o non versano i contributi all’Inpgi, occorre individuare un percorso mirato e graduale che ricollochi il personale nelle categorie contrattuali, retributive e previdenziali previste. Per gli Enti nei quali esiste o verrà prevista una strutturazione articolata dell’ufficio stampa si potrà prevedere sia la possibilità di utilizzo dell’art. 10 del CCNL 22/1/2004 nell’ambito delle “alte professionalità”, sia, dove l’organizzazione preveda una struttura redazionale complessa e un responsabile di detta struttura, l’incarico dirigenziale. Recependo il parere già espresso dall’Anci nazionale, per gli Enti locali in regola con il patto di stabilità si riafferma la possibilità, in base a quanto previsto dall’art. 110 comma 2 DLgs. 267/2000, di procedere ad assunzioni a termine “intuitu personae” con applicazione del C.N.L.G. dei giornalisti ma senza corresponsione di indennità omnicomprensiva. Negli Enti Locali di medie e piccole dimensioni nei quali non esista un ufficio stampa è auspicabile che l’eventuale organizzazione dello stesso, per far fronte alle esigenze di informazione esterna, si realizzi attraverso le Unioni dei Comuni o apposite Associazioni. Tale percorso potrebbe consentire il reinserimento occupazionale di numerosi giornalisti che attualmente sono disoccupati o in attesa di occupazione con prioritaria attenzione e garanzia di informativa per i disoccupati iscritti alla lista Fnsi-Fieg a disposizione degli Enti locali presso il Sigim.