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Marcello Foa (Foto: ansa.it)
Rai 05 Lug 2019

Marcello Foa si è dimesso da presidente di RaiCom

La decisione dopo la risoluzione non vincolante della commissione di Vigilanza che aveva decretato la incompatibilità  tra i due ruoli al vertice della capogruppo e della controllata. Dimissionari anche i consiglieri Rai nominati in RaiCom e Rai Pubblicità  Beatrice Coletti, Igor De Biasio e Giampaolo Rossi.

Marcello Foa si è dimesso da presidente di RaiCom. La decisione arriva dopo la risoluzione non vincolante della commissione di Vigilanza Rai che qualche giorno fa aveva decretato la incompatibilità tra i due ruoli di presidente della capogruppo e della controllata assunti da Foa, sebbene il secondo incarico fosse in realtà senza deleghe operative né compensi, a cui Foa aveva rinunciato da subito. Con Foa si sono dimessi anche altri componenti del Cda di viale Mazzini che facevano parte dell'organismo di vertice di RaiCom e di quello di Rai Pubblicità: Beatrice Coletti, Igor De Biasio e Giampaolo Rossi. Dimissioni che arrivano in occasione dei lavori del Cda Rai che oggi definisce il quadro dei palinsesti autunnali che saranno quindi presentati la prossima settimana agli investitori pubblicitari in occasione della convention di Milano. Dimissioni presentate da Foa e dai tre consiglieri ieri come segno di 'rispetto per le istituzioni parlamentari' e pur ribadendo 'l'assoluta legalità, la piena coerenza statutaria e ragionata esigenza organizzativa e di controllo di Gruppo' che aveva determinato l'accettazione dell'incarico in RaiCom. 

«Il Cda della Rai – sottolinea Foa in una lettera all'amministratore delegato Fabrizio Salini, al Cda e al Collegio sindacale, lettera condivisa in apertura di lavori – mi ha designato alla presidenza di RaiCom su proposta dell'Ad. Avendo consultato preventivamente l'azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze e preso atto della sua condivisione, l'assemblea di RaiCom mi ha nominato presidente del Consiglio di amministrazione della stessa. Ho accettato la nomina – prosegue la lettera – con spirito di servizio, nella consapevolezza della piena legittimità e correttezza dell'iter societario e autorizzativo seguito, e rinunciando al compenso deliberato dall'assemblea RaiCom, in assenza di una specifica policy in materia da parte della capogruppo Rai spa».

Foa rileva che RaiCom è una società controllata al 100% da Rai spa, che ne esercita 'direzione e coordinamento',  secondo le norme del Codice Civile che disciplinano in radice la gestione degli interessi comuni o potenzialmente conflittuali. «Evidenzio – scrive Foa nella lettera di dimissioni – che il Consiglio di RaiCom ha attribuito al solo amministratore delegato (attualmente Monica Maggioni, ndr) tutti i poteri gestionali/operativi non riservati statutariamente al Consiglio stesso», il che significa che  «a norma di legge e di statuto non sussiste alcuna situazione di reale o potenziale incoerenza, o personale conflitto, rispetto alla carica da me ricoperta in Rai spa, rispondendo viceversa, come evidenziato in più occasioni dall'amministratore delegato, alla fisiologica esigenza di una Capogruppo di rafforzare il presidio diretto sulla società controllata, specie alla vigilia di un nuovo e sfidante piano industriale».

In sintesi, l'incarico è stato accettato da Foa «nell'assoluta legalità, in piena coerenza statutaria e ragionata esigenza organizzativa e di controllo di Gruppo». Cionondimeno, conclude la lettera del presidente Foa, «iniziative politiche hanno dato luogo il 19 giugno a una risoluzione della commissione parlamentare di Vigilanza che invita il Consiglio di amministrazione della Rai a riconsiderare la designazione e la mia conseguente nomina. Per il rispetto delle istituzioni che intendo continui a caratterizzare il mio essere e il mio agire, anche come presidente della Rai, prescindendo dalle pur rilevanti considerazioni legali di dissenso, scelgo di rinunciare all'incarico in RaiCom e procederò a notificare la mia decisione alla stessa RaiCom con le modalità previste dalla legge per il seguito di competenza».

Queste stesse valutazioni risultano condivise dai consiglieri Rai nominati in RaiCom e Rai Pubblicità in una lettera illustrata in Cda, che ribadisce anch'essa la «assoluta legalità, piena coerenza statutaria e ragionata esigenza organizzativa e di controllo di Gruppo» alla base delle nomine.

«Tuttavia – conclude la lettera dei consiglieri Coletti, De Biasio e Rossi all'ad Salini, al Cda e al presidente del Collegio sindacale – il 19 giugno è stata votata a maggioranza una risoluzione della Commissione Parlamentare di Vigilanza volta a indurre il Consiglio Rai a riconsiderare la designazione del presidente Foa. Alla luce di ciò, intendiamo, per rispetto dell'istituzione parlamentare, per il prioritario interesse aziendale e per coerenza con i criteri e le modalità di designazione sopra ricordati, manifestare la volontà di rinunciare tutti alle rispettive designazioni alla carica amministrativa attribuitaci presso le due società controllate». Decisione di dimissioni presa – conclude la lettera – «per autonoma e convinta volontà di affiancare la decisione già assunta dal presidente». (Agi – Roma, 5 luglio 2019)

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