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Associazioni 29 Apr 2014

M5s punta a limitare libertà di movimento ai cronisti

"Spiace constatare che il Movimento Cinque Stelle, nato con l'obiettivo dichiarato di aprire il Parlamento ("come una scatola di tonno") e dunque di favorire in ogni modo la trasparenza delle istituzioni, una volta entrato a farne parte, si trasformi nel promotore del più grande tentativo di chiusura della Camera dei deputati ai giornalisti". È quanto afferma l'Associazione stampa parlamentare in una nota.

"Spiace constatare che il Movimento Cinque Stelle, nato con l'obiettivo dichiarato di aprire il Parlamento ("come una scatola di tonno") e dunque di favorire in ogni modo la trasparenza delle istituzioni, una volta entrato a farne parte, si trasformi nel promotore del più grande tentativo di chiusura della Camera dei deputati ai giornalisti". È quanto afferma l'Associazione stampa parlamentare in una nota.

L'Asp "ritiene inaccettabile l'operazione, avviata dal deputato M5S Luigi Di Maio,  vicepresidente della Camera, che punta a limitare la libertà di movimento dei cronisti a Montecitorio, equiparandoli ai lobbisti, che peraltro l'Asp si premura da anni di tenere fuori dai propri canali di accredito. Credevamo che l'allarmante sortita di Beppe Grillo nel giugno scorso, il grido 'fuori i giornalisti dal Parlamento', fosse derubricabile a spiacevole episodio, forse nell'inconsapevolezza che l'unica fase politica che ha visto la chiusura e la cacciata dell'Associazione stampa parlamentare, fu il regime fascista. L'iniziativa odierna del M5S sembra invece tradurre in fatti quell'indicazione del  leader e dare attuazione ad una politica restrittiva, contraddittoria rispetto alle logiche della democrazia, alle richieste dell'opinione pubblica e alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie che pure M5S sembra volere utilizzare e interpretare". (Per l'Associazione stampa parlamentare "una cosa è la regolamentazione delle lobby, argomento importante che attende da anni una traduzione legislativa (compito delle forze politiche) sul quale l'Asp ha perfino organizzato seminari di aggiornamento, un'altra approfittare dell'argomento per allontanare microfoni, telecamere, taccuini dalla vita politica di Montecitorio. Se il Movimento Cinque Stelle vuole dedicare le proprie energie ad una modifica dei regolamenti che nessun esponente di partito, neppure il più allergico alla stampa, ha mai chiesto, faccia pure.
L'Associazione stampa parlamentare si opporrà in ogni modo a qualsiasi restrizione della trasparenza, accessibilità delle sedi istituzionali, come pure ad ogni ampliamento della discrezionalità della politica rispetto agli ingressi dei giornalisti accreditati". (ROMA, 29 APRILE - AGI)

 

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