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Editoria 01 Feb 2008

"L'Unità", il Cdr: “Verificare ogni ipotesi in campo”

31 gennaio - Il 'ripensamento' degli Angelucci riguardo all'acquisizione dell'Unità non è addebitabile a ''sbarramenti preconcetti'' da parte della redazione che chiede all'attuale proprietà una piena assunzione di responsabilità: è la posizione del Cdr del quotidiano - espressa all'indomani della messa in mora della famiglia Angelucci da parte Nie presieduta da Marialina Marcucci - secondo cui il giornale ''non può vivere una fase di galleggiamento e precarietà: il Cda deve dunque esplorare tutte le disponibilità in campo e garantire un pieno rilancio della testata''.

31 gennaio - Il 'ripensamento' degli Angelucci riguardo all'acquisizione dell'Unità non è addebitabile a ''sbarramenti preconcetti'' da parte della redazione che chiede all'attuale proprietà una piena assunzione di responsabilità: è la posizione del Cdr del quotidiano - espressa all'indomani della messa in mora della famiglia Angelucci da parte Nie presieduta da Marialina Marcucci - secondo cui il giornale ''non può vivere una fase di galleggiamento e precarietà: il Cda deve dunque esplorare tutte le disponibilità in campo e garantire un pieno rilancio della testata''.

Rottura di cui non sono chiari i motivi, dice in una nota il Cdr aggiungendo: ''Certo questi non possono essere addebitati a 'sbarramenti preconcetti' da parte della redazione. Che ha posto al centro della sua iniziativa, come era perfino ovvio, ricorrendo anche a un giorno di sciopero, la richiesta di garanzie''. Collocazione che va tutelata, sottolinea la rappresentanza sindacale, quale che sia l'assetto proprietario che verrà definito: ''A maggior ragione con la presenza maggioritaria di un gruppo editoriale che già edita Libero''. ''Ci saremmo attesi - prosegue la nota - risposte all'altezza del buon senso delle proposte avanzate e che qualificherebbero ancora di più la nostra testata, la redazione e la stessa proprietà. E che non possono quindi diventare per nessuno un 'alibi' per giustificare la rottura di una trattativa che, evidentemente, andrebbe collegata ad altre motivazioni che stanno alla base di un possibile ripensamento nel tratto finale di un percorso già concordato''. Il Cdr invita il Cda, a fare quanto è in suo potere per assicurare al giornale la sicurezza e le risorse necessarie per affrontare con serenità il necessario piano di rilancio: ''L'Unità può e vuole continuare ad essere una risorsa importante per la sinistra, per il Partito democratico e per il movimento sindacale. Per questo sono indispensabili scelte imprenditoriali e risorse adeguate, che puntino anche a valorizzare, senza quindi mortificarlo, il patrimonio redazionale e tecnico del quotidiano''. ''All'attuale proprietà - si legge ancora - il Cdr chiede di verificare immediatamente, tutte le disponibilità espresse anche in queste ultime ore volte a rafforzare la compagine azionaria e a consentire al giornale di continuare ad essere voce autonoma e autorevole''. La redazione ha chiesto e continua a chiedere all'azienda di aprire subito un confronto sul merito della proposta della Carta dei Valori e dell'istituzione del Comitato dei Garanti. (ANSA)

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