CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Governo 29 Mag 2009

L'Unione nazionale cronisti italiani organizza il 9 giugno un corteo in bicicletta a Roma contro il ddl Alfano

Un corteo di giornalisti in bicicletta nel centro di Roma contro il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni. Lo hanno organizzato l’Unione Nazionale Cronisti Italiani e l’Associazione Stampa Romana per martedì 9 giugno. In quel giorno, infatti, i capigruppo della Camera hanno deciso che il testo del provvedimento che punta ad azzerare cronaca giudiziaria e “nera” sia portato all’esame dell’Aula

Un corteo di giornalisti in bicicletta nel centro di Roma contro il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni. Lo hanno organizzato l’Unione Nazionale Cronisti Italiani e l’Associazione Stampa Romana per martedì 9 giugno. In quel giorno, infatti, i capigruppo della Camera hanno deciso che il testo del provvedimento che punta ad azzerare cronaca giudiziaria e “nera” sia portato all’esame dell’Aula

La protesta in bicicletta, alla quale parteciperanno i dirigenti di tutti gli organismi del giornalismo italiano, toccherà i ‘’Palazzi del Potere”: la partenza avverrà alle 11 dalla sede della Federazione della Stampa. I ciclisti passeranno davanti al Senato, in piazza Venezia, davanti a Palazzo Chigi, in piazza di Spagna, e raggiungeranno piazza Monte Citorio alle 12. Qui si uniranno ad altri manifestanti, con striscioni e volantini, per un sit-in nel quale saranno spiegate le ragioni dell’opposizione al ddl. In sostanza, si tratta di un provvedimento che punta a sottrarre ai magistrati uno strumento fondamentale per contrastare, reprimere e punire il crimine e ad espropriare il diritto costituzionale dei cittadini di essere informati in modo corretto, compiuto e tempestivo di ciò che davvero avviene nel Paese per poter intervenire in modo consapevole nell’ambito sociale e politico. Inoltre il Governo ha già deliberato la possibilità di chiedere il voto di fiducia sul ddl scavalcando così il libero confronto parlamentare e cercando di soffocare le molteplici manifestazioni di dissenso, anche all’interno della maggioranza, su un testo di legge che spinge l’Italia fuori dall’Europa – come dimostrano le ripetute sentenze della Corte dei Diritti umani di Strasburgo – isolandola da un contesto in cui i poteri di controllo democratico del potere, magistratura e stampa, sono i veri parametri su cui si misura il tasso di libertà e democrazia di un Paese.

@fnsisocial

Articoli correlati