“Per un’Etica della Comunicazione - Ruoli e funzioni dei mestieri della comunicazione nella società contemporanea” è il tema del convegno nazionale in programma a Reggio Calabria, lunedì 12 Giugno dalle ore 9,30 alle ore 13, nel Salone del Lampadari di Palazzo San Giorgio.
Il convegno, organizzato dal Comune di Reggio Calabria, in collaborazione con il Sindacato dei Giornalisti della Calabria e l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, si svolge nell'ambito del progetto pilota "La rivista in classe", realizzato in alcune scuole della città di Reggio Calabria, che ha già visto nel 3 Maggio scorso (proclamato dall'Onu giornata mondiale della libertà di stampa) un primo momento di sintesi. Dopo il saluto del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, dell'assessore ai rapporti con l’Unione Europea, Giuseppe Raffa, e del presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, introdurrà i lavori Serena Angioli, dirigente dell'Ufficio Europa del Comune di Reggio Calabria e responsabile del progetto "La rivista in classe". Seguirà una tavola rotonda, coordinata da Carlo Parisi (componente la Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale Stampa Italiana e segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria), con la partecipazione di Lorenzo Del Boca (presidente nazionale dell'Ordine dei Giornalisti), Enrico Finzi (presidente nazionale dell'Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti), Antonella Freno (direttore della rivista "Operare Sud" e partner promotore del progetto "La rivista in classe"), Rino Labate (giornalista e docente della facoltà di Scienze Politiche per il Giornalismo dell’Università di Messina), Filippo Petruccelli (docente di Psicologia della Pubblicità della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Cassino) e Marcello Spagnolo (coordinatore regionale per la Calabria dell'Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti). In discussione la crescita culturale della pubblica opinione, in termini di effettiva informazione e di consapevole distinzione tra gli aspetti emozionali e quelli razionali della fruizione dei mezzi di comunicazione di massa, interesse comune dei giornalisti e dei pubblicitari. Esiste, infatti, una forte questione etica nel campo della comunicazione: basti citare i “vùlnera” all’autonomia dei giornalisti ed al loro prezioso ruolo informativo e critico, che derivano dallo strapotere dell’uso perverso della pubblicità. Si parlerà anche delle forme di asservimento da parte di taluni giornalisti e, più in generale, dei pregiudizi che colpiscono negativamente gli interessi dei lettori e degli investitori pubblicitari. I professionisti della comunicazione devono, insomma, necessariamente trovare un’intesa volta ad elevare gli standard etici dei vari settori del mondo della comunicazione, al fine di superare gli stereotipi prevalentemente negativi che non aiutano la mutua legittimazione, la condivisione di talune opzioni etiche, la collaborazione nella distinzione dei ruoli.