CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 02 Feb 2007

Luciano Ciocchetti (Udc): “Piena luce sui licenziamenti di giornalisti a Telepace”

Roma, 1 febbraio. - "Portiamo all'attenzione del Governo il caso Telepace perché è giusto fare piena luce su una vicenda che presenta troppi lati oscuri e per manifestare la nostra solidarietà a chi ha perso il proprio posto di lavoro riportando un grave danno economico, professionale e morale".

Roma, 1 febbraio. - "Portiamo all'attenzione del Governo il caso Telepace perché è giusto fare piena luce su una vicenda che presenta troppi lati oscuri e per manifestare la nostra solidarietà a chi ha perso il proprio posto di lavoro riportando un grave danno economico, professionale e morale".

Lo dichiara in una nota il deputato dell'Udc Luciano Ciocchetti, firmatario dell'interrogazione presentata insieme ad altri parlamentari sulla vicenda Telepace, oggi in discussione alla Commissione Cultura della Camera. "L'intera redazione romana di Telepace - spiega l'esponente centrista - è stata chiusa nel mese di ottobre in sprezzo alle norme contrattuali, allo Statuto dei lavoratori e delle leggi, e finanche in aperto contrasto con la dottrina sociale della Chiesa. Il direttore e fondatore dell'emittente, nonostante gli inviti della Fnsi e dell'associazione Stampa Romana, ha sempre rifiutato in questi mesi di prendere in considerazione qualsiasi proposta tendente a una soluzione concordata per la salvaguardia dei posti di lavoro. Quel che è più grave e che suscita grandi perplessità sulla gestione dell'emittente, è il sospetto che i giornalisti licenziati siano stati oggetti di azioni di ritorsione o vessatorie. Chiediamo a tal fine al Ministero delle Finanze un accertamento rigoroso sui bilanci dell'emittente Telepace, dal momento che mentre la sede di Roma viene dichiarata in stato di crisi per giustificare la riduzione del personale, le altre sedi dell'emittente appaiono in ottima salute e perfino in espansione. Vorrei far notare - prosegue il deputato dell'Udc - che la chiusura della redazione romana ha comportato la mancata messa in onda del notiziario interamente dedicato alla giornata del Papa e della Santa Sede e delle interviste domenicali del giornalista Schiavazzi che in questi anni ha ospitato più di 150 capi di Stato e di Governo, suscitando vivo scalpore non solo sulla stampa nazionale ma anche su quella internazionale perchè Telepace è da tutti riconosciuta come la Tv del Papa. L'augurio - conclude Ciocchetti - è che il Governo, nella figura del Sottosegretario per l'Editoria, possa assumere tutte le iniziative necessarie a promuovere la salvaguardia della dignità e del lavoro dei giornalisti, assicurando la ripresa dei programmi giornalistici e favorendo un'intesa tra Fnsi e Telepace". (AGI)

@fnsisocial

Articoli correlati