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Appuntamenti 28 Giu 2006

Luca Cordero di Montezemolo: “Il Paese ha bisogno di giornalisti autonomi”

Una persona perbene, competente, capace e coraggiosa. Così il presidente di Confindustria e dell'Università Luiss Guido Carli Luca Cordero di Montezemolo ha ricordato il giornalista Luigi Mayer, scomparso nel 2004 all'età di 43 anni. Ha poi sottolineato come il giornalismo sia ''un mestiere affascinante che ha ancora grandi capacità nella carta stampata e che ha bisogno di giornalisti autonomi e quindi autorevoli''

Una persona perbene, competente, capace e coraggiosa. Così il presidente di Confindustria e dell'Università Luiss Guido Carli Luca Cordero di Montezemolo ha ricordato il giornalista Luigi Mayer, scomparso nel 2004 all'età di 43 anni. Ha poi sottolineato come il giornalismo sia ''un mestiere affascinante che ha ancora grandi capacità nella carta stampata e che ha bisogno di giornalisti autonomi e quindi autorevoli''

Una persona perbene, competente, capace e coraggiosa. Così il presidente di Confindustria e dell'Università Luiss Guido Carli Luca Cordero di Montezemolo ha ricordato il giornalista Luigi Mayer, scomparso nel 2004 all'età di 43 anni, durante la consegna del premio a lui intitolato della Scuola Superiore di Giornalismo ai tre praticanti giornalisti più meritevoli: Andrea Curiat, Gianluca Martelliano e Silvia Tartamella. ''Mai come in questo momento nel nostro Paese c'è bisogno di persone perbene come lo era lui'', ha detto Montezemolo ai praticanti giornalisti presenti alla premiazione e ha sottolineato come il giornalismo sia ''un mestiere affascinante che ha ancora grandi capacità nella carta stampata e che ha bisogno di giornalisti autonomi e quindi autorevoli''. Ma ha anche avvertito che l'Italia di chi lavora ''non è solo quella di chi legge le prime pagine''. ''Il paese reale è lontano da quello che appare dall'interno del palazzo della politica che è oggetto d'interesse spasmodico della stampa'',ha osservato Montezemolo. Montezemolo poi, in qualità di presidente della Luiss, ha sottolineato ''l'impegno forte per internazionalizzare l'università eper farla crescere nell'ottica della competizione''. La figura di Mayer è stata ricordata anche da amici e colleghi intervenuti alla cerimonia, tra i quali, Massimo Giannini, vice direttore de ''La Repubblica'' e dal presidente e fondatore della scuola di giornalismo Giovanni Giovannini.''Ci impegnamo - ha detto - a portare avanti un nome che non è stato scritto sull'acqua''. Giannini ha inoltre ricordato come nacque la scuola di giornalismo per volontà di Gianni Agnelli e di Guido Carli.(ADNKRONOS)

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