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Ordine 07 Giu 2005

L'Ordine dei Giornalisti della Lombardia boccia la proposta del suo presidente di istituire il patrocinio gratuito per i colleghi privi di mezzi economici

Il consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha bocciato la proposta del presidente Franco Abruzzo di istituire il gratuito patrocinio contrattuale a favore dei giornalisti privi di mezzi economici.

Il consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha bocciato la proposta del presidente Franco Abruzzo di istituire il gratuito patrocinio contrattuale a favore dei giornalisti privi di mezzi economici.

Il consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha bocciato la proposta del presidente Franco Abruzzo di istituire il gratuito patrocinio contrattuale a favore dei giornalisti privi di mezzi economici. La proposta non è stata messa ai voti in quanto dei sette consiglieri presenti, quattro erano contrari e tre favorevoli (oltre ad Abruzzo il vice presidente Cosma Damiano Nigro e il segretario Sergio D’Asnash). A favore del progetto si erano espressi il presidente dell’Associazione lombarda Giovanni Negri, oltre ad Antonio Viali, direttore del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Giuseppe Gallizzi (Movimento Giornalisti Liberi) ed Edmondo Rho (Quarto Potere). In particolare Stampa Democratica ha spiegato l’adesione alla proposta sostenendo tra l’altro che «in molte redazioni il contratto di lavoro giornalistico non viene applicato, straordinari e domeniche non vengono pagati, e il più delle volte i colleghi in difficoltà non si possono permettere di affrontare spese legali per avere giustizia. L’Associazione lombarda garantisce a tutti la consulenza legale, ma il magro bilancio le consente di affrontare e sostenere le spese solo per le cause pilota». Dal canto loro dieci consiglieri di minoranza della Lombarda protestano in un comunicato dicendosi «stupiti e sconcertati dal modo di gestione della presidenza Negri che non ha portato, come vorrebbero le elementari regole di democrazia e di statuto, all’attenzione del Direttivo del Sindacato la proposta prima di comunicarla ufficialmente al presidente dell’Ordine Abruzzo. L’ennesima prova di forza di chi pensa che sia sufficiente avere la maggioranza del Consiglio per non doverlo riunire e di chi, in sprezzo alle regole democratiche, ha deciso di governare con i numeri, senza ricorrere agli organi consultivi e deliberativi previsti dallo statuto del sindacato lombardo». Sempre secondo i firmatari del documento «la Giunta esecutiva e il Consiglio Direttivo del sindacato lombardo non sono più convocati da mesi nonostante sia aperta la vertenza per il rinnovo contrattuale e, ogni giorno, sempre più colleghi abbiano bisogno dell’aiuto del sindacato per far valere i propri diritti negati. Duole constatare che ci si sia ricordati della funzione democratica di questi organi soltanto quando si dovevano indicare i nuovi vertici istituzionali dell’Alg (Commissione sindacale, sportello free lance, sportello mobbing, etc.) peraltro appaltati in toto a questa maggioranza». (ANSA)

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