Il gruppo editoriale britannico Pearson, che pubblica tra l'altro testi di scolastica ed il prestigioso quotidiano economico Financial Times, ha riportato una crescita degli utili netti del 12,8% nei primi sei mesi di quest'anno, quando si sono attestati a 44 milioni di sterline (pari a 51 milioni di euro).
Il fatturato delle vendite ha totalizzato 2,40 miliardi di sterline, con un incremento del 22% determinato però in larga parte dall'andamento del mercato dei cambi. Pearson prevede che il settore dell'editoria, dopo avere sofferto le conseguenze della crisi economica, permarrà alle prese con una situazione di
mercato ancora difficile.
La divisione che ha trainato il gruppo è quella dei testi (e supporti digitali) destinati all'istruzione, con cui Pearson ha potuto compensare le opache performance di FT e del celebre marchio Penguin, che edita best-seller come quelli di Patricia Cornwell e che ha già fronteggiato una razionalizzazione dei costi a fronte di un calo dei profitti operativi pari al 23% nei primi sei mesi del 2009 (sono invece dimagriti del 13% gli utili di FT nello stesso periodo).
I risultati semestrali di Pearson sono complessivamente in linea con le attese e consentono di confermare l'outlook 2009. (AGI)