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Inpgi 21 Giu 2008

L'Istituto di previdenza ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro il decreto a favore dell'Agenzia Giornali Associati Camporese: "Occorre modificare la legge 416 sugli stati di crisi"

Il costo sostenuto dall’Inpgi per i prepensionamenti, a seguito di stati di crisi di aziende editoriali, è incoerente e irragionevole e quindi in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione. Forte di questo parere rilasciato dal presidente emerito della Consulta professor Baldassarre, l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, patrocinato dallo stesso autorevole costituzionalista, ha depositato presso il Tar del Lazio un ricorso contro l’ultimo decreto emesso dal Ministero del Lavoro a favore dell’Agenzia Giornali Associati

Il costo sostenuto dall’Inpgi per i prepensionamenti, a seguito di stati di crisi di aziende editoriali, è incoerente e irragionevole e quindi in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione. Forte di questo parere rilasciato dal presidente emerito della Consulta professor Baldassarre, l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, patrocinato dallo stesso autorevole costituzionalista, ha depositato presso il Tar del Lazio un ricorso contro l’ultimo decreto emesso dal Ministero del Lavoro a favore dell’Agenzia Giornali Associati

L’Inpgi, a differenza dell’Inps che trasferisce a carico dello Stato gli oneri, si vede costretto a sostenere una spesa che raggiunge i 10 milioni di euro annui a seguito di prepensionamenti. “Si tratta di una spesa rilevante, ma soprattutto ingiusta – afferma Andrea Camporese, presidente dell’Istituto – che vede la categoria dei giornalisti penalizzata rispetto a tutti gli altri lavoratori italiani. L’eccezione di costituzionalità non rappresenta un atto ostile contro il Ministero del Lavoro o contro la Fieg, ma risponde all’obbligo di tutelare il patrimonio previdenziale della categoria. E’ evidente – prosegue Camporese – che la soluzione legislativa rappresenterebbe la via maestra per risolvere un’annosa questione. Sulla necessità di agire per promuovere una modifica della legge 416 sugli stati di crisi, limitatamente all’attribuzione dei costi, esiste già una concordanza di vedute tra Inpgi-Fnsi e Fieg. Al ministro Sacconi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria Bonaiuti è stato trasmesso l’incartamento, attendiamo una valutazione”. “E’ evidente che lo strumento dei prepensionamenti – conclude il presidente Camporese – in presenza di crisi di aziende editoriali reali ed accertate, costituisce un ammortizzatore sociale ineliminabile a tutela dei giornalisti e delle stesse aziende. La speranza è che il ricorso possa essere superato da una veloce soluzione legislativa, nel frattempo l’Inpgi ammetterà al prepensionamento tutti i giornalisti interessati da decreto ministeriale, riservandosi di ottenere dallo Stato il recupero dei costi in caso di vittoria giudiziaria”.

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