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Editoria 09 Dic 2006

"Liberazione" denuncia in prima pagina le morti sul lavoro: 250 nomi e cognomi al posto di articoli e titoli

"Nè titoli, nè articoli, ma solo un elenco di 250 nomi e cognomi, qualifiche, età e la breve descrizione di come sono morti". E' questa la prima pagina di "Liberazione", e il direttore Piero Sansonetti spiega che si tratta di una forma di protesta per denunciare il silenzio che circonda le morti sul lavoro

"Nè titoli, nè articoli, ma solo un elenco di 250 nomi e cognomi, qualifiche, età e la breve descrizione di come sono morti". E' questa la prima pagina di "Liberazione", e il direttore Piero Sansonetti spiega che si tratta di una forma di protesta per denunciare il silenzio che circonda le morti sul lavoro

"Si tratta solo dei morti 'ufficialì - dice ancora Sansonetti -, basati sui dati della Cgil per il settore dell'edilizia e negli ultimi 11 mesi. Tanto è vero che ci sono pochissimi nomi di stranieri". Insomma quella di 'Liberazionè è sostanzialmente "una provocazione, uno sciopero della prima pagina, per scuotere il mondo dell'informazione che se ne dovrebbe occupare", dice ancora il direttore. Poi dalla seconda pagina il giornale continuerà normalmente e solo in un editoriale si spiegheranno ai lettori le ragioni di questa prima pagina così drammatica. "Se c'è un'occasione particolare per cui la facciamo? No, ma oggi ne è morto un altro, si chiamava Andrea". (ANSA)

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