Crollo delle vendite, fuga degli inserzionisti, la rivoluzione dei modi di fruire il prodotto informazione. Un settore, quello dell’editoria, che negli ultimi anni ha dovuto confrontarsi con una tempesta perfetta, fatta di un insieme di ingredienti capaci di segnare nel profondo un comparto industriale chiamato a fare i conti con un presente ancora burrascoso, ma con lo sguardo inevitabilmente rivolto al futuro.
Vincenzo Vita, giornalista, scrittore, già deputato e sottosegretario del ministero delle Comunicazioni, tratteggia in un articolo pubblicato da Critica marxista il quadro d’insieme di questa fase di transizione che dovrà traghettare il settore dell’informazione italiana (e non solo) in una nuova epoca.
Numerosi gli spunti di riflessione disseminati lungo l’analisi di Vita: dalla diffusione virale delle fake news, al tumultuoso imporsi degli algoritmi che creano l’effetto echo chamber; dall’analisi dei mutamenti delle forme di produzione dei contenuti informativi, alla trasformazione degli stili di consumo; dagli effetti sulla professione giornalistica di una nuova società dell’informazione sempre più liquida (quasi “gassosa”), alla costruzione dei modelli sociali che l’informazione stessa plasma.
E ancora: dal tentativo di rimettere ordine nel settore, attraverso la legge di riforma dell’editoria che in queste settimane sta portando al traguardo i primi decreti attuativi, fino allo stretto rapporto che lega il giornalismo e il nuovo modello di democrazia che in parte produce e in parte è prodotto di questa cultura di inizio millennio.
«La parabola discendente dell’editoria è parte della crisi culturale ed appartiene al capitolo delicatissimo dell’infiacchimento della democrazia rappresentativa», scrive l’autore. «Riscoprire e rilanciare la lettura è un pezzo di una complessiva ri-mobilitazione morale», osserva.
Temi che intrecciano, in un’ottica 2.0, le nuove trame del rapporto circolare tra informazione e vita democratica e che verranno approfonditi nel corso di una tavola rotonda alla quale parteciperanno, insieme con l’autore, il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti; Fabrizio Carotti, direttore generale della Fieg; Maria Pia Rossignaud, direttrice di Media 2000; e Aldo Tortorella, direttore di Critica Marxista.
Appuntamento giovedì 18 maggio, dalle 17, nella sala “Walter Tobagi” della Fnsi, in corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma (secondo piano).