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Fnsi 17 Dic 2003

Legge Gasparri, Confalonieri: "La stampa difende interessi lobbisti" Siddi: "Il presidente Mediaset come Pinocchio"

Legge Gasparri, Confalonieri: "La stampa difendeinteressi lobbisti"Siddi: "Il presidenteMediaset come Pinocchio"

Legge Gasparri, Confalonieri: "La stampa difende
interessi lobbisti"
Siddi: "Il presidente
Mediaset come Pinocchio"

''Siamo arrivati al giubilo perche' c'e' stata una campagna montata dalla stampa, perche' in un certo senso la stampa difende interessi lobbisti. Siamo tutti lobbisti, ma quando la stampa ha ammantato di grandi principi i propri interessi, e grandi giornalisti e direttori di testata si sono prestati a scrivere che la Gasparri era una legge liberticida, questo fa male, quasi ribrezzo''. Lo ha detto il presidente di Mediaset Fedele Gonfalonieri durante l'assemblea organizzata a Roma dalla Frt. Confalonieri ha anche criticato la reazione di movimenti e associazioni come i girotondi dopo il rinvio del ddl Gasparri alle Camere. ''Certe scene di giubilo perche' delle persone perdono il posto - ha detto - hanno fatto male e anche qualcosa di piu', quasi ribrezzo''. E rivolgendosi al ministro delle Comunicazioni Gasparri, presente in sala, e all' eventualita' di un decreto per salvare Rete 4 dal satellite, il presidente di Mediaset si e' limitato a dire: ''non tiro la giacca al ministro''. (ANSA). Confalonieri come Pinocchio: lo dice Franco Siddi, presidente della Fnsi, riferendosi all'intervento del presidente di Mediaset all' assemblea Frt e aggiunge ''E' comprensibile che il gestore delle imprese del presidente del Consiglio punti sempre ad alimentare il mercato pubblicitario in suo favore. Ma il pluralismo e' altra cosa e il pluralismo dei mezzi d'informazione e' parte della democrazia''. ''Se non vuole ridursi a copia di se' con il naso allungato all'in su' - aggiunge Siddi - tenga conto del bene di una stampa dove ancora compaiono parole amiche della verita'''. Secondo Siddi ''Fedele Confalonieri non ha ascoltato o non si e' accorto del messaggio del Capo dello Stato del luglio 2002 e vuole ora avviare una campagna di disinformazione sul rinvio motivato, da parte del Presidente Ciampi, della legge Gasparri alle Camere. Quando l'esperto gestore di Mediaset adombra l'ipotesi di licenziamento, a causa di chi ha contrastato la Gasparri - sottolinea il presidente Fnsi - manipola la verita' sostanziale delle cose. Evidentemente non gli interessa essere soggetto di pluralismo. Evidentemente e' indietro con la storia e considera l' informazione un fastidio, da proporre in tv solo perche', poco meno di tre lustri fa, e' diventata obbligo per legge. La CNN non fa scuola. L' informazione e' altro rispetto a reality show e pubblicita'''. ''Un'azienda importante come Mediaset non puo' disperdere il suo patrimonio di credibilita' - conclude - minacciando inappropriatamente tagli di posti di lavoro per cambiare l'ordine delle cose delineate dal rinvio della Gasparri: correggere la legge perche' sia fonte e garanzia di reale pluralismo''. (ANSA).

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