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Editoria 02 Mar 2010

Lega, ripristinare i fondi per le tv e le radio locali

La Lega porta avanti la battaglia per le tv e le radio locali, escluse dalla ciambella di salvataggio che il decreto milleproroghe ha invece lanciato alla carta stampata. E presto potrebbero arrivare novità.

La Lega porta avanti la battaglia per le tv e le radio locali, escluse dalla ciambella di salvataggio che il decreto milleproroghe ha invece lanciato alla carta stampata. E presto potrebbero arrivare novità.

"Sui provvedimenti a favore di radio e tv i tempi saranno brevissimi", ha assicurato a CNRmedia il presidente della commissione Bilancio della Camera Giancarlo Giorgetti. "Si tratta di una materia dove c'è un interesse trasversale e una sensibilità trasversale", ha ricordato, "è chiaro che oggi le condizioni della finanza pubblica non sono semplici, ma i tecnici sono già al lavoro e sono sicuro che in tempi molto rapidi si arriverà alla soluzione di questo problema".

E in una nota congiunta, i due parlamentari trentini della Lega Nord Sergio Divina e Maurizio Fugatti hanno espresso preoccupazione per l'emittenza locale. "Nell'ambito del decreto milleproroghe, si sono rinvenute le risorse finanziarie per sostenere anche nel 2010 l'editoria esercitata da società cooperative e d'informazione politica. Peccato solo che nell'emendamento approvato dal Parlamento ci si sia dimenticati del fondamentale comparto costituito dalla piccola editoria locale, quella più vicina alla gente, che racconta la vita di paese e di valle", hanno sottolineato.

È stato, hanno aggiunto, "un errore gravissimo l'aver lasciato fuori le tante tv e radio locali rischiando la chiusura di tante, troppe voci libere e indipendenti, con una incomparabile perdita sociale e culturale per tante comunità locali".

Ora, hanno insistito, "crediamo che sia indispensabile rimediare alla dimenticanza, rinvenendo al più presto i finanziamenti necessari per sostenere la piccola editoria locale, che costituisce una realtà fondamentale anche per l’affermazione compiuta delle libertà: per tutti questi motivi, chiediamo ai ministri Tremonti e Scajola di intervenire e di ripristinare al più presto le sovvenzioni già esistenti per questo comparto". (AGI)

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