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Governo 28 Dic 2007

Le richieste dei sindacati confederali al Governo in materia di fisco per sostenere i salari: interventi pari all'1% del Pil

- L'annuncio del presidente del Consiglio Romano Prodi di ridurre le tasse sui lavoratori dai redditi medio-bassi, insieme alla richiesta di un ''Patto'' per migliorare i salari e promuovere una maggiore produttivita', si intreccia con le richieste avanzate nelle ultime settimane dai sindacati.

- L'annuncio del presidente del Consiglio Romano Prodi di ridurre le tasse sui lavoratori dai redditi medio-bassi, insieme alla richiesta di un ''Patto'' per migliorare i salari e promuovere una maggiore produttivita', si intreccia con le richieste avanzate nelle ultime settimane dai sindacati.

(ANSA) - ROMA, 28 DIC Per dissolvere lo spettro dello sciopero generale, che i sindacati potrebbero decidere nei direttivi convocati per il 15 di gennaio, sara' cruciale l'incontro in programma subito dopo le feste, l'8 gennaio, quando sindacati e governo si siederanno attorno ad un tavolo per un primo confronto. Ecco, in una scheda, le richieste del sindacato. - SU RETRIBUZIONI INTERVENTI PARI A 1% PIL. Per Cgil, Cisl, Uil la priorita' e' diminuire le tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati. Chiedono un intervento fiscale e tariffario a favore dei redditi e delle retribuzioni articolato in una serie di interventi di carattere strutturale, con lo spostamento di risorse pari ad un punto di Pil. - TASSAZIONE 20% RENDITE. Cgil, Cisl e Uil chiedono che i redditi derivanti da investimenti finanziari di natura speculativa vengano tassati, per il futuro, con un'aliquota del 20%. - RIFORMA IRPEF. Viene chiesto un aumento delle detrazioni sui redditi da lavoro dipendente e pensioni, con un primo intervento che renda lineare la curva decrescente, a partire dai redditi medi e medio bassi, anche attraverso una maggiore detrazione delle spese per la produzione del reddito. Si chiede poi di uniformare le no tax area a 8000 euro, di introdurre un bonus fiscale sotto forma di imposta negativa a favore degli incapienti. - RIDUZIONE ALIQUOTE FISCALI. I sindacati propongono una radicale riforma dell'Irpef, da realizzare in un arco temporale pluriennale, per realizzare uno spostamento di risorse a sostegno delle fasce di reddito nelle quali si colloca la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Oltre alle detrazioni, quindi, serve una revisione della scala delle aliquote, con particolare riferimento alla terza aliquota (38%), con l'obiettivo di aumentare il reddito disponibile. - DOTE FISCALE. Realizzare un unico strumento di sostegno fiscale alla famiglia con figli da realizzarsi attraverso l'unificazione delle detrazioni per carichi familiari e l'assegno famigliare, istituendo, in tal modo, una ''dote'' fiscale per i figli da 0 a 18 anni, o almeno per i figli tra zero e i tre anni. - RIDUZIONE TASSE SU AUMENTI CONTRATTUALI. Il sindacato la chiede per consentirne una redistribuzione immediata a favore dei lavoratori dipendenti. Propone quindi la diffusione generalizzata della contrattazione di secondo livello e l'incentivazione e la riduzione delle tasse sugli incrementi di reddito collegati ad indicatori di risultato, come gia' avviato col Protocollo Welfare. Cio' significa anche la definizione di regole e tempi piu' certi per la conclusione dei rinnovi contrattuali: per questo chiedono anche al governo di farsi garante dell'avvio di un confronto con e tra tutte le controparti datoriali su questi temi. - TFR E PREVIDENZA COMPLEMENTARE Immediata riduzione della tassazione sul Tfr e una drastica riforma che semplifichi sensibilmente il meccanismo di calcolo dell'aliquota ed evidenzi i benefici della tassazione separata.''Il Tfr ha subito negli ultimi anni un progressivo aggravio di tassazione, con effetti penalizzanti sui contribuenti con redditi medio-bassi'' dicono i sindacati che chiedono anche la riduzione del carico fiscale sulla previdenza complementare. - FEDERALISMO FISCALE, CASA E TARIFFE. Il sindacato chiede infine la realizzazione di un serio federalismo fiscale che affronti il tema del carico fiscale complessivo che grava sui cittadini; politiche fiscali per la casa e, soprattutto interventi su tariffe e prezzi. ''Tutte le imprese che forniscono prodotti o servizi di pubblica utilita' che godono delle riduzioni del cuneo fiscale (elettricita', gas, benzina, farmacie, banche, assicurazioni, etc.) - dicono - devono provvedere ad una riduzione dei prezzi finali all'utenza corrispondenti ai benefici ricevuti''.

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