Torna “Semi di pace”, il progetto – giunto alla XVIII edizione – promosso dalla rivista “Confronti” per dare voce a israeliani e palestinesi impegnati nell’educazione alla pace e al dialogo interreligioso di cui la Fnsi è media partner. La conferenza di presentazione si terrà martedì 23 febbraio, dalle 17 alle 19, presso la Sala della Stampa estera, in via dell'Umiltà 83/c a Roma. Introduce e modera il direttore di "Confronti", Claudio Paravati. Previsto un intervento del presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.
È giunto alla XVIII edizione “Semi di pace”, lo storico
progetto promosso dalla rivista “Confronti” grazie ai contributi 8 per mille
della Chiesa valdese - Unione delle chiese metodiste e valdesi, per dare voce a
israeliani e palestinesi impegnati nell’educazione alla pace e al dialogo
interreligioso.
«Un progetto – scrivono gli organizzatori – che si propone di mostrare la
complessità della situazione in Medio Oriente attraverso la viva testimonianza
di persone che lavorano quotidianamente per il dialogo nelle diverse realtà in
Israele e nei Territori palestinesi. Un
programma di incontro tra testimoni di pace, opinion leader, rappresentanti di
comunità religiose, intellettuali, studiosi e rappresentanti di organizzazioni,
israeliani e palestinesi, che vengono in Italia sia per mettere a confronto le
proprie esperienze, sia per condividere con il pubblico italiano le loro
analisi».
Dal 21 al 28 febbraio 2016, una delegazione composta da operatori che lavorano
quotidianamente per il dialogo nelle diverse realtà in Israele e nei Territori
palestinesi, sarà in Italia per condividere con il pubblico le proprie
esperienze nell’impegno a favore della pace nonché le molteplici analisi sul
conflitto.
La delegazione sarà composta da:
Ikhlas S.M. Eshtaya e
Tova Buksbaum dell’associazione “Parents’ Circle”, composta da famiglie
israeliane e palestinesi che hanno avuto in comune la sorte di vedere i propri
familiari morire a causa del conflitto;
Mossi Raz e Maysa
Baransi, membri di “All For Peace”, una stazione radio con base a
Gerusalemme che trasmette anche da Ramallah, nei Territori Palestinesi, il cui
scopo è diffondere una corretta informazione dando voce sia a israeliani che
palestinesi;
due operatori sociali e attivisti per i diritti umani: l’israelianoNachshon Gal dell’associazione
israeliana “Road to recovery”, e Khalid
Lafi e Lu’y Abushaban dell’associazione palestinese con sede a Gaza “Basmat
al-Amal” (“Sorriso di speranza”), che collaborano allo scopo di garantire cure
mediche ai palestinesi indigenti
La conferenza stampa di presentazione del progetto è
prevista per martedì 23 febbraio dalle 17 alle 19 presso la Sala della Stampa
estera, in via dell'Umiltà 83/c a Roma. Oltre all’intervento del presidente
della Fnsi, Giuseppe Giulietti, saranno presenti, insieme agli ospiti
internazionali, i deputati Luigi Lacquaniti e Khalid Chaouki, Paolo Masini, del
ministero dei Beni culturali, Gian Mario Gillio, della Federazione delle chiese
evangeliche in Italia. Introduce e modera il direttore di "Confronti",
Claudio Paravati.
Dopo la conferenza di presentazione sono previsti incontri a Milano (venerdì 26 febbraio alle 17 -
libreria Claudiana, via Francesco Sforza 12/A), a Cagliari (sempre venerdì 26, alle 18 - Mediateca del Mediterraneo,
via Mameli, 164), a Predappio (mercoledì 24 febbraio, ore 20.45 - Teatro Parrocchiale Sant’Antonio da Padova)
e a Forlimpopoli (giovedì 25
febbraio ore 20.45 - Associazione Centro Giovanile Andrea, via Sendi, 38).
Al progetto “Semi di Pace” hanno partecipato, nel corso degli anni, testimoni
di pace, opinion leader, rappresentanti di comunità religiose, intellettuali,
studiosi e rappresentanti di organizzazioni, fra cui: Parents Circle, Neve
Shalom – Wahat al-Salam, Interfaith Encounter Association, Givat Aviva, “La via
di Abramo”, NAFS, Windows for Peace, International Centre di Betlemme, Open
Hause di Ramle, Peace Now, Hand in Hand, Al-Liqa, Hagar: jewish-arab education
for equality, Road to Recovery.
La formula che caratterizza il progetto è la divisione dei testimoni in coppie
composte sempre da un israeliano e un palestinese, che si mettono a
disposizione per incontrare i gruppi, le associazioni e le istituzioni che
richiedano la loro testimonianza.
In virtù di questa caratteristica, “Semi di Pace” rappresenta per il pubblico
italiano un’occasione unica per venire a conoscenza e confrontare i diversi
punti di vista sulla situazione e sulla politica in Israele e nei Territori
palestinesi così come vengono formulati e esplicitati dai diretti interessati,
senza che ad essi venga posto il filtro di un’interpretazione “altra”. È
altresì un modo per entrare in diretto contatto con rappresentanti di
movimenti, organizzazioni e istituzioni che scelgono la via del dialogo e della
riconciliazione.
Per ulteriori informazioni scrivere a programmi@confronti.net