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Associazioni 09 Mag 2013

L'Assostampa Sicilia boccia la manovra dell’Ordine

L’Assostampa Sicilia dice no all’iniziativa del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, il cosiddetto ricongiungimento,  con la quale si concede la possibilità di accedere agli esami di abilitazione ai pubblicisti che hanno lavorato per almeno 36 mesi negli ultimi cinque anni. Il Consiglio regionale del sindacato siciliano ha approvato all’unanimità un documento con il quale  boccia la decisione dell’Ordine. 

L’Assostampa Sicilia dice no all’iniziativa del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, il cosiddetto ricongiungimento,  con la quale si concede la possibilità di accedere agli esami di abilitazione ai pubblicisti che hanno lavorato per almeno 36 mesi negli ultimi cinque anni. Il Consiglio regionale del sindacato siciliano ha approvato all’unanimità un documento con il quale  boccia la decisione dell’Ordine. 

“La delibera – si legge nel documento -  con cui il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha deciso una ulteriore e insensata sanatoria, che abbassa e impoverisce i criteri per l’accesso alla professione, costituisce una gravissimo attacco alla tenuta della categoria e ai principi del contratto.
Avere deciso di concedere l’ammissione agli esami di abilitazione ai pubblicisti  che, negli ultimi cinque anni,  possono autocertificare di avere lavorato per almeno 36 mesi - senza alcun riferimento al contratto di lavoro giornalistico e senza alcuna specifica dell’istituto che dovrebbe ricevere i versamenti contributivi  - di fatto delegittima ulteriormente il percorso di formazione contrattuale dei praticanti, aprendo in modo indiscriminato l’accesso alla professione che da  tempo, ormai, dimostra di essere stata saturata da migliaia di accessi indiscriminati.
Come accade da troppi anni, l’Ordine continua nella sua scellerata politica di destrutturazione del praticantato, abbassando sempre più – con proprie interpretazioni - i criteri di una selezione ancora oggi prevista dalle legge istitutiva e mai abrogata (7 professionisti per un praticante).
L’impatto di questa nuova delibera  sul mercato del lavoro – prosegue il documento -  non tarderà a fare emergere i suoi effetti devastanti. Nessun editore sarà più disponibile ad assumere praticanti con un regolare contratto e, soprattutto, il mercato già colmo oltre misura di giornalisti precari e senza lavoro dovrà assorbire ulteriori ingressi ai quali non sarà possibile in alcun modo garantire un avvenire professionale dignitoso. Davanti a una così vasta disponibilità di lavoratori aspiranti giornalisti a tempo pieno, non è difficile immaginare un ricorso ancora più esteso alle collaborazioni occasionali non garantite e mal pagate da parte degli editori, con la creazione di una vera e propria guerra tra poveri.
Il Consiglio regionale dell’Assostampa Sicilia, concordando col parere negativo espresso su questo argomento dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, auspica che i consiglieri nazionali dell’Ordine vogliano tornare sui loro passi ritirando un atto che appare incongruo, antistorico e, soprattutto, gravemente dannoso per tutta la categoria”.

@fnsisocial

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