Ordine 18 Mag 2010
L’appello di Carlo Parisi, Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria in vista delle elezioni di domenica 23 maggio a Catanzaro: “Si vota per il Consiglio nazionale dell’Odg, Sindacato e Ordine uniti per la professione&rdquo
“Combattere per la libertà di stampa e la tutela della professione giornalistica è doveroso, ma lo si può fare soltanto partendo da un’unità di intenti”.
E’ quanto dichiara Carlo Parisi, Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, con un chiaro riferimento agli organismi di categoria, in primis “Sindacato e Ordine che – spiega Parisi – devono agire, oggi più che mai, nel segno della massima unità: si tratta di un presupposto irrinunciabile se vogliamo risolvere i problemi che interessano il mondo dell’informazione, in tutte le sue forme, e, soprattutto, i giornalisti, sempre più in balia di se stessi e di editori senza scrupoli”.
“Combattere per la libertà di stampa e la tutela della professione giornalistica è doveroso, ma lo si può fare soltanto partendo da un’unità di intenti”.
E’ quanto dichiara Carlo Parisi, Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, con un chiaro riferimento agli organismi di categoria, in primis “Sindacato e Ordine che – spiega Parisi – devono agire, oggi più che mai, nel segno della massima unità: si tratta di un presupposto irrinunciabile se vogliamo risolvere i problemi che interessano il mondo dell’informazione, in tutte le sue forme, e, soprattutto, i giornalisti, sempre più in balia di se stessi e di editori senza scrupoli”.
Un fronte comune “che dovrà mostrare i suoi frutti – è quanto auspica il Segretario del Sindacato – alle imminenti elezioni per il Consiglio Nazionale dell’Ordine: domenica 23 maggio tutti i giornalisti calabresi saranno chiamati alle urne, a Catanzaro (sala riservata del Benny Hotel – ex Motel Agip, in via Gioacchino da Fiore 2, dalle 10 alle 18), per votare i consiglieri dell’Ordine”.
Un appuntamento importante, specie in un momento in cui “la professione giornalistica subisce attacchi pesanti – incalza Parisi – da quanti tentano, con ogni mezzo a disposizione, leggi comprese, di imbavagliarne i diritti, screditando persino gli istituti di categoria”. Come l’Inpgi, l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, che, dati alla mano, non ha bisogno di difese d’ufficio: a dimostrarne la solidità, anche in una contingenza di generale crisi e deficit finanziari, è il bilancio consuntivo 2009. Approvato all’unanimità dal Cda dell’Istituto, con un attivo di 94 milioni di euro e una crescita della platea degli iscritti pari a 253 posizioni attive.
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