Cosa accadde a Pier Paolo Pasolini la notte tra il primo e il 2 novembre 1975? Chi lo ha ucciso? E perché? A distanza di 40 anni dal ritrovamento del cadavere del poliedrico artista all’Idroscalo di Ostia, Lucia Visca cerca di illuminare uno dei misteri più intricati della storia d’Italia con il suo libro “Pier Paolo Pasolini, una morte violenta”, la cui nuova edizione verrà presentata in Fnsi martedì 1° dicembre alle ore 17.30.
Martedì primo dicembre, alle ore 17,30, la sala “Walter
Tobagi” della Fnsi ospita la presentazione del libro “Pier Paolo Pasolini, una
morte violenta”, la nuova edizione del lavoro di Lucia Visca da poco
ripubblicato con la prefazione di Gianni Borgna e l’introduzione di Guido
Calvi.
Nuova edizione che arriva a 40 anni esatti dalla morte del famoso poeta,
scrittore, regista e giornalista il cui corpo fu ritrovato il 2 novembre 1975
all’Idroscalo di Ostia. Quarant’anni che non sono bastati a far luce sul reale
movente, sui mandanti e su come davvero si consumò la tragica fine di Pasolini.
Una delle prime persone a raggiungere il luogo del delitto fu proprio l’allora
aspirante cronista di ‘Paese Sera’ Lucia Visca, che nel libro “Una morte
violenta” tenta di ricostruire quanto accadde quella notte ripercorrendo la
vicenda giudiziaria seguita all’omicidio per il quale si autoaccusò il “ragazzo
di vita” Pino Pelosi, che avrebbe malmenato e poi travolto Pasolini con la sua
stessa auto. Poteva aver fatto tutto da solo? È una versione che non convinse
l’opinione pubblica e i giudici, allora come oggi, e che ancora non convince
l’autrice, che nel libro insegue i tanti fantasmi che hanno alimentato “uno dei
due grandi misteri dell’Italia degli anni 70”, come dice Lucia Visca citando,
appunto, Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro.
Qualcuno ha scomodato i servizi segreti, qualcuno ha tirato in ballo la
politica, c’è chi ha avvicinato la storia di Pasolini alla vicenda Eni, altri
commentatori hanno parlato della banda della Magliana, anticipandone di qualche
mese la nascita. Secondo l’autrice la pista da seguire è un’altra e va
ricercata nella vita privata dello scrittore e nella sua stessa poetica, quella
che lo portò a vivere suo malgrado ‘Una vita violenta’ tra ‘Ragazzi di vita’ e
‘Scritti corsari’. E che lo ha condotto al tragico destino sul quale Lucia
Visca tenta con il suo libro di far luce.
E allora: in realtà cosa successe quella notte di quarant’anni fa in riva al
mare di Ostia? Appuntamento martedì primo dicembre, in Fnsi, alle 17.30 con la
collega Visca, con Luca Tarantelli, presidente dell’associazione ‘Prisma:
memoria, storia e dialogo’ e Guido Calvi, avvocato e parte civile nei processi
sull'omicidio di Pasolini. Modera Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21.