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Editoria 17 Feb 2012

La morte di giornali, un colpo al pluralismo “Le testate storiche meritano di sopravvivere”

"Ci sono alcune testate che hanno una valenza di carattere culturale, politico, per certi aspetti addirittura storico, anche se l'aggettivo può sembrare sproporzionato. Nel momento in cui si decide di garantire un finanziamento da parte dello Stato all'editoria, si deve partire per l'appunto da queste testate che hanno particolare significato". Ad affermarlo il presidente della Camera Gianfranco Fini, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla questione dei finanziamenti pubblici ai giornali.

"Ci sono alcune testate che hanno una valenza di carattere culturale, politico, per certi aspetti addirittura storico, anche se l'aggettivo può sembrare sproporzionato. Nel momento in cui si decide di garantire un finanziamento da parte dello Stato all'editoria, si deve partire per l'appunto da queste testate che hanno particolare significato". Ad affermarlo il presidente della Camera Gianfranco Fini, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla questione dei finanziamenti pubblici ai giornali.

"Se il legislatore dovesse decidere di non spendere un solo centesimo per l'editoria -aggiunge il presidente della Camera- si tratterebbe di una scelta per molti aspetti comprensibile soprattutto in questa fase di crisi economica, ma dobbiamo dire con chiarezza che ciò comporterebbe la chiusura di alcune testate che proprio per il significato e il ruolo che hanno avuto meritano di sopravvivere anche in nome del pluralismo".
(Gaeta (Latina), 17 febbraio - Adnkronos)

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