Giovedì pomeriggio a Milano alcune giornaliste, raccolte attorno ad un libro scritto da due colleghe, discutono di un nuovo stereotipo: la donna in guerra, la donna "cattiva", la donna che dà e si dà la morte. L'incontro è patrocinato dalla Commissione pari opportunità della Fnsi e si tiene a partire dalle ore 17 di giovedì 16 marzo al Circolo della Stampa di Milano (Palazzo Serbelloni - corso Venezia 16).
Coordina la presidente della Cpo/Fnsi, Marina Cosi. Intervengono Stefanella Campana e Carla Reschia, autrici del saggio «Quando l'orrore è donna - Torturatrici e kamikaze: vittime o nuove emancipate?» (Editori Riuniti, pagine 174, euro 14). Dibattono Marta Boneschi, scrittrice di storia delle donne, Anna Migotto, inviata speciale di Matrix - Mediaset, Lara Corner, giornalista della Bbc (Radio 4). Le autrici analizzano dapprima l'irrompere sulla scena mediatica di figure come Lynndie England, la " spensierata torturatrice " del carcere di Abu Ghraib che si fece immortalare con un detenuto iracheno nudo al guinzaglio e l'infermiera Wafa Idris, subito rubricata come la prima donna palestinese «combattente» e «shaid» dell'intifada. Quindi Stefanella Campana e Carla Reschia (entrambe de La Stampa) nel loro saggio vanno oltre, interrogandosi sulla fine del sesso redentore dopo Abu Ghraib e sull'icona delle giornaliste al fronte . Tutti temi che troveranno spazio nel dibattito di giovedì 16 marzo, mettendo a confronto l'immagine femminile in Occidente e in Oriente. info: pari.opportunita@fnsi.it ; gianmario.gillio@editoririuniti.it