CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Governo 01 Giu 2008

La Fnsi al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: la nuova legge sulle intercettazioni telefoniche rispetti il diritto-dovere dei giornalisti di informare l'opinione pubblica

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ribadito direttamente al presidente della Fnsi Roberto Natale la necessità di una legge sulle intercettazioni con sanzioni per i giornali che pubblicano stralci dei verbali. La Federazione della Stampa ha ribadito al Presidente del Consiglio Berlusconi che ogni eventuale nuova regolamentazione legislativa delle intercettazioni telefoniche dovrà rispettare il fondamentale diritto-dovere dei giornalisti di informare l’opinione pubblica. L’occasione è stata offerta dal ricevimento nei giardini del Quirinale per la Festa della Repubblica. Nella breve conversazione il Presidente della Fnsi, Roberto Natale, ha ricordato al Presidente del Consiglio anche l’attesa della categoria per le riforme dell’editoria e dell’Ordine.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ribadito direttamente al presidente della Fnsi Roberto Natale la necessità di una legge sulle intercettazioni con sanzioni per i giornali che pubblicano stralci dei verbali. La Federazione della Stampa ha ribadito al Presidente del Consiglio Berlusconi che ogni eventuale nuova regolamentazione legislativa delle intercettazioni telefoniche dovrà rispettare il fondamentale diritto-dovere dei giornalisti di informare l’opinione pubblica. L’occasione è stata offerta dal ricevimento nei giardini del Quirinale per la Festa della Repubblica. Nella breve conversazione il Presidente della Fnsi, Roberto Natale, ha ricordato al Presidente del Consiglio anche l’attesa della categoria per le riforme dell’editoria e dell’Ordine.

L’occasione è stata offerta dal ricevimento nei giardini del Quirinale per la Festa della Repubblica. Nella breve conversazione il Presidente della Fnsi, Roberto Natale, ha ricordato al Presidente del Consiglio anche l’attesa della categoria per le riforme dell’editoria e dell’Ordine. “Capisco le ragioni della stampa - ha affermato l’onorevole Berlusconi in materia di intercettazioni - ma la prima cosa è il diritto alla privacy. Il popolo italiano ha il diritto, quando alza il telefono, di non essere intercettato”. “Nessuna voglia di frugare nella vita privata delle persone - ha replicato Natale - ma ci sono vicende (come è stato ad esempio lo scandalo del calcio) che i cittadini italiani hanno tutto il diritto di conoscere e che una regolamentazione restrittiva avrebbe impedito di divulgare”. Il Presidente del Consiglio si è richiamato alle norme in uso all’estero: “in Europa le intercettazioni si fanno solo sulle organizzazioni criminali di tipo mafioso e terroristico. Comunque nella legge non ci saranno cose straordinarie”. Il sindacato ha sottolineato inoltre che se i giornalisti pubblicano i testi è perché qualcun altro glieli ha passati, e dunque è su quel versante che semmai si dovrà intervenire.

@fnsisocial

Articoli correlati