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Internazionale 20 Gen 2006

La Federazione Internazionale dei Giornalisti chiede spiegazioni sull’irruzione dell’esercito Usa in casa di un giornalista investigativo in Iraq

12 gennaio 2006 - La Federazione Internazionale dei Giornalisti oggi ha chiesto all’esercito statunitense in Iraq la ragione per la quale la casa di un giornalista iracheno, vincitore di un premio, che sta investigando su un caso di corruzione ad alto livello, è stata oggetto di un’incursione da parte delle truppe nel fine settimana.

12 gennaio 2006 - La Federazione Internazionale dei Giornalisti oggi ha chiesto all’esercito statunitense in Iraq la ragione per la quale la casa di un giornalista iracheno, vincitore di un premio, che sta investigando su un caso di corruzione ad alto livello, è stata oggetto di un’incursione da parte delle truppe nel fine settimana.

Le truppe americane a Baghdad hanno fatto irruzione nella casa di Ali Fadil, che sta lavorando per il Guardian e Channel 4, e sparato alcuni colpi nella stanza dove stava dormendo con sua moglie e i bambini. Il giornalista è stata portato via e rilasciato alcune ore dopo, ma delle videocassette da lui registrate sono state confiscate e non restituite. “Questo incidente sa di intimidazione nei riguardi di un giornalista che è sulle tracce di una storia che alcune persone vorrebbero non venisse alla luce”, ha detto Aidan White, Segretario Generale della IFJ. “Non c’è una spiegazione credibile per questa incursione. Ancora una volta è chiaro che i giornalisti stiano subendo impunemente delle pressioni.” Alla fine dello scorso anno Fadil è stato premiato come miglior giovane giornalista dell’Associazione inglese Stampa Estera. In Iraq ha lavorato con Guardian Films su un’inchiesta per il programma Channel 4’s Dispatches circa l’appropriazione indebita di decine di milioni di dollari di fondi iracheni trattenuti dalle autorità americane e inglesi nel paese. Le truppe hanno detto che stavano cercando un ribelle iracheno e hanno preso le videocassette che il giornalista aveva realizzato per la trasmissione. La IFJ esprime preoccupazione perché l’incursione è avvenuta dopo che il gruppo dei Media ha avvicinato le autorità statunitensi, informandoli dell’inchiesta di Fadil e chiedendo di accordagli un’intervista. “Le implicazioni di questo incidente sono molto serie per la pratica del giornalismo in Iraq,” ha detto White. “Non è accettabile irrompere nella casa di un giornalista, sparare alcuni colpi e giustificare il terrorizzare una famiglia sulla scorta di una cosiddetta caccia ai ribelli, in particolare quando riguarda un giornalista che sta ponendo una serie domande circa la corruzione ad alti livelli.” La IFJ ha detto che a meno che le autorità americane diano una piena spiegazione sul perché l’incursione è avvenuta, continueranno le ipotesi sul fatto che questo è stato un crudele e terrificante tentativo di scoraggiare una legittima inchiesta giornalistica.

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