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Rai 25 Ott 2007

La commissione di vigilanza sfiducia il presidente della Rai Petruccioli: "Resto fino al nuovo presidente"

La commissione di vigilanza sulla Rai ha approvato all'unanimità dei presenti la mozione, presentata dalla Rnp, che chiede le dimissioni del presidente Claudio Petruccioli. Quest'ultimo resterà al suo posto finché non sarà stata indicata e perfezionata la nomina di un nuovo presidente. Lo ha comunicato lo stesso Petruccioli a Viale Mazzini

La commissione di vigilanza sulla Rai ha approvato all'unanimità dei presenti la mozione, presentata dalla Rnp, che chiede le dimissioni del presidente Claudio Petruccioli. Quest'ultimo resterà al suo posto finché non sarà stata indicata e perfezionata la nomina di un nuovo presidente. Lo ha comunicato lo stesso Petruccioli a Viale Mazzini

"Il Ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa - azionista della Rai - ed il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, pur nel doveroso rispetto della risoluzione politica votata in Commissione di Vigilanza Rai, danno atto della correttezza istituzionale delle posizioni assunte dal Presidente della Rai, Claudio Petruccioli". Lo spiegano i due ministri in una nota. A favore della mozione hanno votato 20 rappresentanti della Commissione e cioé gli esponenti della Cdl, dell'Udeur, dell'Italia dei Valori, oltre che della Rnp. Il testo originario della risoluzione, di cui è primo firmatario Marco Beltrandi, prevedeva l'ipotesi di azzeramento dell'intero Cda Rai "o quantomeno" le dimissioni del presidente: la Commissione, tuttavia, ha approvato un emendamento presentato dal forzista Giorgio Lainati che riduceva le due ipotesi originarie alle sole dimissioni del presidente. L'on. Renzo Lusetti (Dl) ha chiesto la verifica del numero legale e quindi, ha spiegato poi il presidente Mario Landolfi, "era tecnicamente presente". Così su 21 esponenti della Commissione riuniti a San Macuto, Landolfi escluso, i voti favorevoli sono stati 20. Gli altri esponenti del centrosinistra presenti hanno abbandonato la seduta. LANDOLFI, VOTO VINCOLANTE SUL PIANO POLITICO Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, "valuti con la più grande sensibilità l'invito" alle dimissioni rivoltogli dalla commissione di Vigilanza, auspicio che, "sebbene non vincolante in termini prettamente giuridici, lo è però sotto il profilo politico-istituzionale": è il senso della lettera di risposta che il presidente della Vigilanza, Mario Landolfi, ha inviato allo stesso Petruccioli. P.CHIGI, IL VOTO DELLA VIGILANZA NON PREVEDE CONSEGUENZE "Il voto della commissione di Vigilanza, in base alle leggi vigenti, non prevede particolari conseguenze". Così fonti di palazzo Chigi commentano il voto di sfiducia nei confronti de presidente della Rai Claudio Petruccioli. "Sarà poi il Tesoro a fare tutte le considerazioni sulla situazione", hanno aggiunto le medesime fonti. BONAIUTI: STIMA PER PETRUCCIOLI MA LA QUESTIONE E' POLITICA "In Commissione di vigilanza la maggioranza oggi si è spaccata. Ieri si era salvata per un voto, ma non tutti i giorni può andare bene". E' la lettura che Paolo Bonaiuti (Fi) dà del voto di oggi con cui la Vigilanza ha approvato la risoluzione che chiede le dimissioni del presidente della Rai Claudio Petruccioli. "Ribadisco la mia stima verso Petruccioli: non si tratta di una questione personale, ma politica", ha aggiunto Bonaiuti. Poi, allontanandosi da San Macuto, ha concluso: "continuiamo a chiamarla maggioranza per comodità, ma la maggioranza non c'é più". MORRI (ULIVO): VOTO INEFFICACE, FALLITA LA SPALLATA In Commissione di vigilanza oggi "non erano presenti 21 componenti", accusa il capogruppo dell'Ulivo Fabrizio Morri, il quale sottolinea anche che "il presidente Petruccioli è stato confermato dalla Vigilanza a maggioranza di 2/3" e che "la Commissione parlamentare non ha alcun potere di revoca giuridica del Cda e del presidente". Per Morri, quindi, "si è voluta fare una votazione inefficace dal punto di vista giuridico, nell'ottica solita della Cdl di provare a dare una spallata al vertice Rai come al governo. L'operazione fallisce - ha concluso - nonostante la collaborazione prestata a tre esponenti del centrosinistra: e certamente questo è un problema politico, che non va drammatizzato ma esiste". A favore della mozione hanno votato i tre firmatari Marco Beltrandi (Rsp), Antonio Satta (Udeur) e Egidio Pedrini (Idv). L'altra esponente di Italia dei Valori, Franca Rame, presente oggi a San Macuto, è uscita prima del voto. (ANSA)

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