Un primo pensiero è andato a coloro che lottano per la libertà in Birmania. Poi una stretta di mano ai numerosi giornalisti esteri, taluni anche in esilio da paesi in grave stato di disagio politico. Infine un riferimento alla condizione più generale che coinvolge anche gli operatori della comunicazione pure in Italia.
La libertà di stampa è un bene che deve essere non solo costantemente difeso, ma perennemente riconquistato. Così si onora la memoria di coloro che, durante il nazifascismo, sacrificarono la vita per salvaguardarla. Così si perpetua il vero e perenne valore della Resistenza. Sono stati questi i temi centrali dei discorsi pronunciati lunedì 1° ottobre durante la cerimonia per il primo anniversario dell’istituzione a Conselice, in provincia di Ravenna, del monumento alla Libertà di Stampa. Erano presenti le autorità civili ed i rappresentanti nazionali e regionali dei giornalisti; gli alunni delle scuole elementari; i colleghi esteri provenienti da diversi paesi del mondo e ospiti della regione Emilia-Romagna in occasione della settima assemblea dell’Onu di Popoli. Hanno preso la parola, fra gli altri, il sindaco di Conselice, Maurizio Filipucci; il presidente dell' Anpi provinciale di Ravenna, Ivano Artioli; il segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi; il consigliere nazionale dell’ Ordine giornalisti, Claudio Santini. Ha concluso gli interventi Monica Donini, presidente dell'Assemblea legislativa regionale. Poi il presidente regionale dell’Ordine, Gerardo Bombonato, ha offerto al Sindaco ed ai giovani delle scuole il tricolore, simbolo dell’ unità della Patria e della Libertà dei cittadini, che sventolerà sul monumento per i prossimi dodici mesi. Infine è stata infine consegnata una pergamena a Giulio Pantoli, partigiano ora esperto coltivatore di fiori, che ha creato la varietà di rose “Bella ciao” fiorite nelle aiuole che circondano la struttura di Conselice. Il monumento, nella Bassa Ravennate, unico in Italia, è costituito dalla pedalina usata per imprimere le copie della stampa antifascista e dalle riproduzioni delle testate proibite che qui continuarono a vivere. La data del 1° ottobre per il ricordo, è stata suggerita dalla circostanza che in quel giorno del 1944 furono fucilati, a Bologna, alcuni dei partigiani catturati nei vani rastrellamenti per identificare la tipografia clandestina. LA PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA REGIONALE DELL'EMILIA-ROMAGNA, MONICA DONINI: "LA LIBERTA' DI STAMPA VA DIFESA" Mai dare per scontata la liberta' di stampa, ma impegnarsi costantemente per difenderla, anche e soprattutto nei Paesi in cui e' ancora un traguardo da raggiungere. Questo e' il monito lanciato dalla presidente dell'Assemblea legislativa, Monica Donini,intervenuta questa mattina, a Conselice, alla celebrazione del 1^ anniversario del Monumento alla liberta' di stampa, che si e' conclusa con la consegna della bandiera del monumento, donata quest'anno dall'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna. "La piazza in cui ci troviamo- ha detto la presidente rivolgendosi in particolare ai giovani studenti presenti alla manifestazione- e' l'unica in Italia ad essere intitolata alla liberta' di stampa ed ha anche il pregio di avere un oggetto concreto, la pedalina con la quale venivano stampati i giornali clandestini anti-fascisti, che testimonia la applicazione di un principio ideale". A quei tempi, piu' di sessant'anni fa, "nel nostro paese le liberta' democratiche e tra queste la liberta' di stampa non c'erano. Liberta' che in molti altri Paesi purtroppo- ha aggiunto Donini- ancora oggi non ci sono. Con la delegazione di giornalisti stranieri, che proprio in questi giorni l'Assemblea regionale ospita nell'ambito della Settimana dei diritti e della pace, che si concludera' domenica prossima con la Marcia Perugia-Assisi, discuteremo proprio di questo e delle loro esperienze". I diritti democratici, ha ricordato Donini, sono "ancora negati in larga parte del mondo". Su questo "e' quindi necessario impegnarsi individualmente e istituzionalmente perche' la loro estensione possa sempre progredire". I diritti alla pace e alla democrazia, ha concluso, "non sono infatti acquisiti per sempre. Anche noi che oggi ne godiamo, dobbiamo sentirci impegnati a difenderli e ad essere solidali con quanti lo fanno nel resto del mondo". All'iniziativa, aperta dal sindaco di Conselice, Maurizio Filipucci, sono intervenuti anche Giovanni Rossi, segretario nazionale aggiunto della Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti che aveva donato l'anno scorso la bandiera del monumento, Claudio Santini, componente dell'Ordine nazionale dei giornalisti e il presidente d'Ordine dell'Emilia-Romagna, Gerardo Bombonato. (Dire)