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Internazionale 12 Apr 2007

Iraq: giornalista uccisa con il marito a Mosul, i loro corpi bruciati

Una giornalista radiofonica irachena è stata assassinata insieme al marito a Mosul, nel nord del Paese, da ignoti aggressori che hanno poi fatto scempio dei cadaveri, caricandoli a bordo della loro auto e dandovi fuoco, così da carbonizzarli.

Una giornalista radiofonica irachena è stata assassinata insieme al marito a Mosul, nel nord del Paese, da ignoti aggressori che hanno poi fatto scempio dei cadaveri, caricandoli a bordo della loro auto e dandovi fuoco, così da carbonizzarli.

Lo ha denunciato l'Associazione Irachena per la Difesa dei Giornalisti, un organismo umanitario di categoria, che ha identificato la collega uccisa come Iman Yussef Abdallah; lavorava per un'emittente organo del movimento sindacale cittadino. L'Associazione ha sollecitato il governo di Baghdad a prendere provvedimenti per garantire l'incolumità dei giornalisti che operano in Iraq, sempre più spesso presi di mira da guerriglieri e terroristi: dal marzo 2003, quando ebbe inizio l'invasione per rovesciare il regime di Saddam Hussein, in Iraq hanno perso la vita in circostanze violente oltre centocinquanta operatori dell'informazione, nel 95 per cento dei casi cittadini iracheni. Nella sola Mosul, terza città del Paese per importanza, dallo scorso gennaio ne sono stati trucidati parecchi, cui vanno aggiunti ulteriori due che hanno perso la vita la settimana scorsa a Baghdad in distinti attacchi. (AGI)

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