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Internazionale 06 Ago 2007

Iran: la Presidenza Ue preoccupata per i giornalisti curdi condannati a morte

3 agosto. - - La presidenza di turno portoghese dell'Unione Europea è "profondamente preoccupata" per la condanna a morte pronunciata dalla giustizia iraniana contro i due giornalisti di origine curda Abdolvahed Bohimar e Adnan Hassanpour e per la lunga serie di esecuzioni pubbliche collettive nella Repubblica islamica.

3 agosto. - - La presidenza di turno portoghese dell'Unione Europea è "profondamente preoccupata" per la condanna a morte pronunciata dalla giustizia iraniana contro i due giornalisti di origine curda Abdolvahed Bohimar e Adnan Hassanpour e per la lunga serie di esecuzioni pubbliche collettive nella Repubblica islamica.

"L'Unione Europea è profondamente preoccupata per la serie di esecuzioni pubbliche collettive che hanno preso il via il mese scorso in diverse regioni dell'Iran e per il numero crescente di condanne a morte pronunciato sia dai tribunali sia dalla Corte suprema", afferma la presidenza di turno in un comunicato diffuso a Bruxelles. In particolare, l'Ue si dice "inquieta per la pena capitale che colpisce due giornalisti curdi, Abdolvahed Bohimar e Adnan Hassan" e per la "crescente repressione di tutti i gruppi che esercitano il loro diritto alla libertà d'espressione, in particolare, nelle regioni che contano minoranze arabe e curde", si legge ancora nella nota. In questo contesto, la presidenza portoghese "condanna il crescente ricorso alla pena di morte nella Repubblica islamica d'Iran e ricorda di opporvisi da lungo tempo, in qualsiasi circostanza". L'Ue invita inoltre le autorità di Teheran a "rispettare pienamente il codice di procedura penale iraniano e a riconoscere a ciascuno il diritto ad un giusto processo, consentendo l'accesso all'assistenza di un avvocato dall'inizio del procedimento giudiziario". Bruxelles chiede infine all'Iran di "astenersi" dall'esecuzione dei due giornalisti e "fare in modo che gli accusati abbiano diritto ad un processo equo, in conformità con il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, che l'Iran ha ratificato, e alla costituzione della Repubblica islamica". Martedì scorso la magistratura iraniana ha confermato la condanna a morte dei due giornalisti curdi, perchè accusati del reato di 'mohareb', termine del Corano che si traduce in 'nemici di Dio'. Secondo 'Reporter senza frontiere' i due scrivevano per il settimanale 'Aso', la cui diffusione è stata vietata ad agosto 2005. Hassanpour ha pubblicato articoli sulla politica locale e concesso interviste a media esteri come 'Voice of America', mentre Botimar era membro dell'Ong ambientalista Sabzchia. (ADNKRONOS/AKI)

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