Bruxelles, 6 agosto - Le autorità iraniane pongano fine all'intimidazione dei giornalisti nella Repubblica islamica. È l'appello lanciato dalla Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), dopo la chiusura, la scorsa notte, dell'Associazione dei giornalisti iraniani di Teheran, i cui uffici, lamenta un comunicato di Ifj, "sono stati perquisiti e sigillati da uomini armati", su ordine del procuratore generale del governro, Saeid Mortazavi.
Secondo la Federazione internazionale, alcuni dei leader dell'Associazione, che stava preparando l'assemblea generale, devono adesso restere nascosti per salvaguardare la propria sicurezza. Questa mattina il segretario generale della Federazione, Aidan White, ha incontrato l'ambasciatore iraniano presso l'Ue e il Belgio.
Nell'incontro, riferisce la nota, White "ha affermato che i giornalisti arrestati, almeno 42, devono essere liberati e che deve esser consentito di funzionare all'Associazione dei giornalisti iraniani, affiliata all'Ifj".
"Dev'esserci una fine - ha affermato White - all'intimidazione di giornalisti se si vuole che vi sia dialogo". Secondo il segretario generale, "la chiusura dell'Associazione dei giornalisti, a pochi ore dal giuramento del presidente Mahmoud Ahmadinejad per un secondo mandato, dopo settimane di disordini post-elettorali, manda un messaggio inquietante sull'atteggiamento del paese verso la libertà di stampa". Dopo l'incontro a Bruxelles, White ha affermato che "le azioni del governo contro media e giornalisti erodono ulteriormente la credibilità e la posizione del governo di fronte all'opinione pubblica nazionale e mondiale".
L'Ifj sostiene che, con l'arresto di tre giornalisti questa settimana, il totale dei cronisti alle sbarre è salito a 42. In particolare, lo scorso 5 agosto sono stati fermati Reza Nourabakhsh, direttore del quotidiano 'Farhikhtegan', Mehdi Yazdani Khoram, che guida 'Itmad e Milli' e infine Mir-Hamid Hassanzadeh, dell'agenzia stampa studentesca Isna nonché direttore del sito di notizie 'Ghalam' considerato vicino all'ex candidato presidenziale Mir-Hossein Mousavi.
L'Associazione dei giornalisti iraniani, inoltre, conferma la morte di Alireza Alireza Eftekhari, giornalista del quotidiano economico 'Abrar' deceduto in seguito alle ferite riportate il 15 giugno da parte delle forze di sicurezza iraniane durante proteste legate alle elezioni. (ADNKRONOS/AKI)