Occorre conciliare il diritto all'oblio con quello di essere informati. Lo ha sottolineato la presidente della Camera Laura Boldrini nel suo intervento in occasione della presentazione della relazione dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali.
“Tra i diritti che stiamo imparando a tutelare nell'età
digitale -ha detto Boldrini - c'è il diritto all'oblio. Un diritto che in
Europa è più saldo da quando l'anno scorso la Corte di giustizia si è
pronunciata con l'importante sentenza Google Spain, in cui si stabilisce che il
gestore del motore di ricerca è obbligato a sopprimere non solo dati inesatti,
ma anche 'non adeguati, non pertinenti o eccessivi', o anche 'dati conservati
per un arco di tempo superiore a quello necessario'”.
Occorre capire quale sia il ruolo che compete al soggetto pubblico nella tutela di un diritto, ha insistito la
presidente della Camera “che non può essere lasciato alle determinazioni di un
soggetto privato quale è un motore di ricerca. Un diritto che deve anche essere
contemperato con un altro fondamentale diritto, quello dei cittadini a
conoscere le notizie, ad essere informati. Un bilanciamento che abbiamo
adottato anche nella bozza di dichiarazione elaborata dalla nostra commissione,
a garanzia del lavoro giornalistico”. (AdnKronos – Roma, 23 giugno 2015)