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Ordine 04 Ott 2007

Intercettazioni, Ordine Nazionale dei Giornalisti: “Fermiamo il ddl Mastella”

Il disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche e la pubblicazione degli atti di indagine a firma del ministro Clemente Mastella, rappresentano un grave attentato alla libertà di stampa e al diritto di cronaca. È quanto afferma l'Ordine Nazionale dei Giornalisti in una nota.

Il disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche e la pubblicazione degli atti di indagine a firma del ministro Clemente Mastella, rappresentano un grave attentato alla libertà di stampa e al diritto di cronaca. È quanto afferma l'Ordine Nazionale dei Giornalisti in una nota.

''Il provvedimento licenziato dalla Camera il 17 aprile scorso (447 si', 7 astenuti e nessun contrario) - si legge in una nota - è uno degli atti più gravi contro l'informazione, oltre ad essere in aperto contrasto con due recenti sentenze (della Cassazione e della Corte di Strasburgo) che ribadiscono non solo la liceità, ma anche l'obbligo per i giornalisti di riferire i fatti, nell'interesse dei cittadini, che hanno rilevanza politica e sociale''. Nella nota si ricorda ''un gravissimo episodio avvenuto a Genova agli inizi dello scorso mese di settembre che spiega efficacemente gli effetti devastanti che la cosiddetta 'legge Mastella' potrebbe produrre: 13 giornalisti del Secolo XIX e del Corriere Mercantile sono stati condannati dal Gip per aver pubblicato l'identikit reso noto dalla stessa polizia in una conferenza stampa, di un maniaco sessuale. I colleghi, ai quali l'Ordine Nazionale dei Giornalisti rinnova solidarietà e sostegno, si sono ritrovati una condanna complessiva di 117 giorni di carcere, commutati in una multa di 5.586 euro. Ebbene - prosegue la nota - per capire la gravità della situazione basti pensare che con la legge Mastella in vigore, nella versione passata alla Camera, i colleghi avrebbero rischiato un'ammenda fino a 100 mila euro a testa per un ammontare complessivo di 1 milione e 300 mila euro, di cui 700 mila euro a carico della storica cooperativa di giornalisti e poligrafici del Corriere Mercantile, uno dei più antichi giornali italiani: un colpo che avrebbe potuto zittirlo per sempre. Ecco - prosegue l'Ordine Nazionale dei Giornalisti - un esempio concreto del modo in cui la legge può colpire giornalisti e giornali, soprattutto le realtà più piccole anche uccidendoli ed umiliandoli''. L'Ordine chiede quindi a tutte le forze politiche e al Governo un segnale forte sul cambiamento di orientamenti del provvedimento Mastella, e nello stesso tempo rassicura i giornalisti e i cittadini dichiarando di essere pronto a farsi promotore, coinvolgendo gli altri organismi di categoria, di tutte le iniziative necessarie per salvare la libertà di stampa in questo Paese''. (ANSA)

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