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Partiti 28 Giu 2010

Intercettazioni, Bersani: “Il Pd in piazza il primo luglio”

''Saremo a piazza Navona il 1° luglio. Per difendere la libertà di informazione e la Costituzione. Ci saremo perché siamo fortemente critici nei confronti del Ddl Alfan pensiamo che il problema dell'uso improprio delle intercettazioni vada affrontato alla fonte, e che non possa essere il pretesto né per ridurre gli interventi degli organi come la magistratura né per mettere bavagli alla stampa. Questa legge è dunque improponibile, ci mette al di fuori di tutti i contesti occidentali e faremo la nostra battaglia senza riserve in Parlamento''. Ad affermarlo sul sito di Articolo21 intervistato dal direttore Stefano Corradino è il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani.

''Saremo a piazza Navona il 1° luglio. Per difendere la libertà di informazione e la Costituzione. Ci saremo perché siamo fortemente critici nei confronti del Ddl Alfan pensiamo che il problema dell'uso improprio delle intercettazioni vada affrontato alla fonte, e che non possa essere il pretesto né per ridurre gli interventi degli organi come la magistratura né per mettere bavagli alla stampa. Questa legge è dunque improponibile, ci mette al di fuori di tutti i contesti occidentali e faremo la nostra battaglia senza riserve in Parlamento''. Ad affermarlo sul sito di Articolo21 intervistato dal direttore Stefano Corradino è il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani.

''Anche alcuni esponenti del centro-destra - ha ricordato Bersani - hanno sollevato più di una perplessità su questa Legge. Adesso chiediamo loro coerenza: devono dimostrare in che modo intendono opporsi. Io ho sempre usato l'espressione 'deformazione della democrazia', che non è meno incisiva. Il principio tutto berlusconiano secondo cui il consenso prevale sulle regole È un principio inaccettabile: per la nostra Costituzione la sovranità appartiene al popolo che, tuttavia, la deve esercitare sempre nelle forme e nei limiti della Costituzione. Quella di Berlusconi pertanto È una deformazione in senso personalistico, plebiscitario e populistico della nostra democrazia''.

Bersani parla anche del rapporto del centro sinistra con il tema dell'informazione e del conflitto di interessi. ''Su questo tema - afferma il segretario del Pd - limiti del centro sinistra magari ce ne possono essere stati. Sia dall'opposizione che nel corso della nostra esperienza di governo. Ma adesso l'esigenza è di unire le forze di opposizione e guardare avanti. Ora servono norme che limitino le posizioni dominanti nel campo

dell'informazione. Serve una legge antitrust seria come è stato fatto per l'energia elettrica o il commercio. Una legge, ovviamente, diametralmente diversa dalla Gasparri. Dovrà essere uno dei primi punti di un programma di alternativa''. (ANSA)

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