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Fnsi 31 Mar 2005

Inserti e Services: il Cdr dei quotidiani veneti del Gruppo Finegil sospende lo stato d'agitazione. Si profila un accordo. La Commissione paritetica Fnsi-Fieg esaminerà l'8 aprile il caso Nuova Sardegna

Inserti e Services: il Cdr dei quotidiani veneti del Gruppo Finegil sospende lo stato d'agitazione. Si profila un accordo. La Commissione paritetica Fnsi-Fieg esaminerà l'8 aprile il caso Nuova Sardegna

Inserti e Services: il Cdr dei quotidiani veneti del Gruppo Finegil sospende lo stato d'agitazione. Si profila un accordo. La Commissione paritetica Fnsi-Fieg esaminerà l'8 aprile il caso Nuova Sardegna

Pubblichiamo il comunicato del Cdr dei quotidiani veneti del gruppo Finegil emesso dopo gli incontri avuto dai rappresentanti sindacali con il consigliere delegato, il direttore e l'assemblea generale delle quattro redazioni. Le questioni dei "services" sollevate precedentemente anche dal Cdr della Nuova Sardegna dove la protesta dei giornalisti ha portato a quattro giorni consecutivi di sciopero, sono state discusse anche in sede Fnsi, nel corso della Giunta esecutiva del 30 marzo. Si è appreso intanto che la Commissionme paritetica Fnsi-Fieg è stata convocata per affrontare queste questioni l'8 aprile. A TUTTI I COLLEGHI AL DIRETTORE RESPONSABILE FABIO BARBIERI e p.c. al CONSIGLIERE DELEGATO ANDREA PIANA Il Comitato di Redazione, recependo le indicazioni emerse dall'assemblea generale di mercoledì 30 marzo, comunica: 1) inserti. L'ipotesi di affidarli a service esterni - in termini che, non solo a giudizio dell'assemblea stessa, ma anche del sindacato regionale e della Fnsi si configurano come vere e proprie forme di subappalto editoriale, e comportano di fatto un rapporto diretto (anche economico) con la concessionaria di pubblicità - è definitivamente bocciata. Il Cdr ribadisce di non avere nulla in contrario ai supplementi, ma questi vanno distinti fra prodotto pubblicitario (che deve avere caratteri e indicazioni specifici) e prodotto editoriale, sia pure con pezzature pubblicitarie. E' prodotto editoriale tutto ciò che viene confezionato dalle redazioni, su indicazione della Direzione, e che riguarda fatti di cronaca, costume, spettacoli e sport ritenuti degni di un arricchimento dell'informazione stessa, e dal quale comunque traspaia in modo esplicito la separazione fra notizie e messaggio pubblicitario. Il Direttore, nell'incontro di martedì scorso, ha ventilato, in riferimento al “magazine” Motori (6 numeri l'anno, dunque cadenza bimestrale), l'idea di un ritorno al rapporto originale, per cui è l'Editore (e non la Manzoni) che retribuisce direttamente il collega o i colleghi che se ne occupano, attraverso ore di straordinario. Dunque, fine del rapporto con società esterne¯ al giornale, per cui anche i collaboratori che scrivono per tale supplemento verranno retribuiti dall'Editore. E' la sola strada, a giudizio del Cdr, percorribile per risolvere il contenzioso sorto in queste settimane, ma con garanzie scritte che sollecitiamo sia alla Direzione che all'Editore, ovvero: a) la possibilità per tutti i colleghi che lo desiderino di collaborare agli inserti, sempre e comunque fuori orario di lavoro; b) l'assicurazione, a tutti coloro che invece non vogliano occuparsene, di poter svolgere il proprio lavoro quotidiano senza contraccolpi o ricadute per le iniziative extra fissate dalla Direzione: in sostanza, non dovranno caricarsi di pagine in più perchè, nel frattempo, qualcun altro sta seguendo gli inserti; c) un calendario completo di tutti i supplementi che verranno mandati in edicola, con modalità (inserimento centrale, seconda costa ecc.) e contenuti ben definiti per ognuno di essi. Sinora abbiamo avuto comunicazione solo per quelli (sinergici) della Formula 1 e per il supplemento Motori. Ma la produzione, come ben si può vedere da gennaio ad oggi, è ormai quindicinale, con supplementi di cronaca, cultura, sport ecc.) concorsi e promozioni. Vale il discorso appena fatto sopra. Non si può essere messi a conoscenza per caso, da una collaboratrice, com'è accaduto a Treviso, di iniziative promozionali, che coinvolgono il corpo redazionale, senza illustrarne preventivamente modalità e termini ai giornalisti. Constatiamo invece come a due giorni dall'avvio del “personaggio dell'anno” i colleghi della Tribuna non siano stati informati, e nemmeno coinvolti, sul progetto dalla Direzione). Campagna elettorale. La linea editoriale è, come stabilisce il contratto, di esclusiva competenza del direttore. Il Cdr, tuttavia, proprio perchè glielo riconosce l'articolo 34 del CCNN, ha il diritto di “esprimere pareri e formulare proposte integrative... in tema di completezza dell'informazione”. E questo continuerà a fare, “a richiesta del singolo giornalista dipendente che ravvisi un pregiudizio alla propria funzione professionale”. 4) sede di Padova. Si sollecita una ridefinizione, in tempi brevissimi, degli spazi relativi al settore chiusure (delicatissimo per l'importanza che riveste nella nostra organizzazione) e dell'Attualità. In considerazione di tutto quanto sopra esposto, il Cdr, preso atto di alcune risposte positive avute dalla Direzione, sospende per ora lo stato di agitazione e chiede un incontro entro il 15 aprile con la Direzione e l'Editore per definire le questioni, sollecitate anche in assemblea, ai punti 1, 2 e 4. In questi giorni manterrà alta, anche con l'aiuto dei colleghi, la vigilanza su contenuti, pubblicità e carichi di lavoro. Il Comitato di Redazione Padova, 31 marzo, 2005 ________________________________________ Il Sindacato giornalisti del Veneto e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunicano: Le questioni sollevate nel comunicato del 21 marzo del 2005 dal Comitato di Redazione dei quotidiani veneti del Gruppo Finegil-L’Espresso (Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova Venezia) sul rispetto dell’articolo 34 del contratto di lavoro, sulle norme che regolano la campagna elettorale e, in particolare, sulla gestione degli inserti speciali e dei rapporti con i giornalisti collaboratori, sono sostanzialmente fondate. Quando un titolo fatto da un caporedattore deforma o stravolge il significato dell’articolo, il giornalista che lo ha fatto ha tutto il diritto di protestare. Ed è nelle prerogative dell’organismo sindacale aziendale la facoltà di tutelare l’articolista. Questo contenzioso professionale, deontologico e sindacale si è sviluppato nel corso della campagna elettorale per le elezioni a sindaco di Venezia e riguarda uno dei candidati. E’ diritto dei giornalisti e dei loro organismi sindacali quello di criticare le scelte del direttore o dell’editore. Il Sindacato dei giornalisti ritiene, inoltre, che l’attribuzione ad un “service”, (gestito da un giornalista caposervizio dipendente del gruppo), della fattura delle pagine dell’”Inserto Motori”, utilizzando risorse dell’azienda Finegil, rappresenti una forzatura (che configurerebbe anche un conflitto di interesse tra Finegil e service) che i giornalisti hanno il diritto di criticare dal punto di vista deontologico e sindacale tanto più quando l’azienda e la direzione non hanno informato gli organismi sindacali violando il contratto di lavoro. La questione desta maggiore preoccupazione dopo i quattro giorni di sciopero della Nuova Sardegna (che fa parte del Gruppo) attuati dai colleghi per evitare l’uscita di un inserto commissionato a un service e di cui non era stato informato il Comitato di Redazione. Il rischio dell’appalto di parti del giornale all’esterno è dietro l’angolo. A queste importanti e fondate questioni sollevate dal CdR, il direttore ha risposto per iscritto con insulti inammissibili quanto provocatori nella forma e nei contenuti, tesi a negare ai colleghi del CdR il diritto stesso alla critica. Il Sindacato giornalisti del Veneto e la Fnsi nell’esprimere la solidarietà al CdR e alle redazioni dei quotidiani veneti e sardi s’impegnano a portare la questione all’attenzione della Giunta esecutiva della Fnsi del 30 marzo.

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