Con la pubblicazione del Decreto Interministeriale – Lavoro ed Economia – del 29 maggio 2020 sono divenuti operativi i termini e le modalità di erogazione dell'indennità di 600 euro, riferita al mese di aprile 2020, in favore dei liberi professionisti iscritti agli Enti e alle Casse di previdenza privatizzati che abbiano subito una riduzione dell'attività lavorativa in conseguenza dell'emergenza epidemiologica.
«La misura – fa sapere l'Inpgi – è stata oggetto di una disciplina attuativa sulla scorta della quale, tra l'altro, è stato disposto che tutti i beneficiari del bonus erogato per il mese di marzo 2020 fossero automaticamente titolati a ricevere l'analoga indennità anche per il mese di aprile. Di conseguenza, tutti i colleghi che avevano ottenuto l'erogazione del bonus relativo al mese di marzo hanno già ricevuto, lo scorso venerdì 12 giugno e senza alcun adempimento a loro carico, il pagamento dei 600 euro riferiti al mese di aprile. I trattamenti liquidati sono stati 9.078 per un totale di circa 5,5 milioni di euro».
È inoltre ancora possibile richiedere ex novo il bonus anche da parte dei giornalisti iscritti alla Gestione separata che non avevano presentato la domanda per il mese di marzo, a condizione che sussistano i relativi requisiti (consultabili qui).
«Solo in questo caso – precisano da via Nizza – è necessario compilare una apposita domanda, scaricando un file pdf in versione editabile (disponibile qui) da compilare esclusivamente in modalità elettronica e da inviare a mezzo mail, entro il termine perentorio dell'8 luglio 2020, seguendo le istruzioni riportate sul sito web dell'ente».
Alla data del 15 giugno risultano pervenute quasi 500 nuove domande, in gran parte accolte. La liquidazione dei relativi trattamenti sarà effettuata già a decorrere dalla prossima settimana.
PER APPROFONDIRE
Tutte le novità sulle misure di interesse per i giornalisti introdotte con i provvedimenti in materia di contrasto alle conseguenze dell'emergenza pandemica sono riportate nell'ultimo aggiornamento delle Faq predisposte dal direttore della Fnsi, Tommaso Daquanno, che riportiamo in allegato di seguito.