Tempo di dichiarazione dei redditi per i giornalisti iscritti all’Inpgi2: sul sito dell’istituto di previdenza è attiva la sezione dedicata alla comunicazione obbligatoria dei redditi prodotti nel 2014 per attività libero professionale. Per non incorrere nelle sanzioni previste bisogna assolvere all’adempimento entro il 31 luglio. Ecco di seguito le indicazioni fornite dagli uffici di via Nizza.
Innanzitutto di deve presentare la comunicazione
obbligatoria dei redditi: sono tenuti alla comunicazione tutti i giornalisti che nell’anno 2014 hanno svolto
attività autonoma giornalistica:
con Partita IVA;
con la sola ritenuta d’acconto (attività occasionale e/o cessione del diritto
d’autore);
come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti;
i giornalisti che contemporaneamente all’attività libero professionale
hanno svolto attività giornalistica sotto forma di collaborazione coordinata e
continuativa (i quali devono però comunicare i soli redditi riferiti
all’attività libero professionale).
I giornalisti che non hanno prodotto reddito da attività giornalistica libero
professionale e non hanno chiesto di essere sospesi dalla contribuzione devono
comunque effettuare la comunicazione. I giornalisti che hanno svolto
esclusivamente attività da Co.Co.Co. e hanno chiesto di essere sospesi dagli
adempimenti contributivi per l’attività libero professionale per l’anno 2014,
non sono tenuti a presentare la comunicazione dei redditi.
La comunicazione 2014 deve essere presentata entro il 31 luglio 2015,
esclusivamente in modalità telematica collegandosi a https://denunciags.inpgi.it/. Se la
comunicazione viene presentata dopo il 31 luglio si applica una sanzione
calcolata come percentuale del contributo soggettivo minimo, che è quindi
ridotta per i primi 5 anni di iscrizione all'Albo e per i pensionati.
Eventuali rettifiche alla comunicazione devono essere inviate esclusivamente in
modalità telematica, sempre collegandosi a https://denunciags.inpgi.it/.
L’istituto ricorda poi che i contributi soggettivi, aggiuntivi e di maternità
sono deducibili fiscalmente, mentre il contributo integrativo non lo è.
Sul totale del reddito da lavoro autonomo giornalistico prodotto nel 2014 andrà
calcolato il contributo soggettivo dovuto all’ente, al quale andrà poi aggiunto
il contributo integrativo del 2% calcolato su tutti i corrispettivi lordi
derivanti da attività libero professionale.
Al fine di migliorare, incrementandola, la propria posizione assicurativa, la
normativa vigente consente, inoltre, al giornalista di versare, a titolo
volontario, un ulteriore quota di contribuzione, aggiunta al contributo obbligatorio del 10%, nella
misura minima del 5% dei reddito prodotto.
Chi nell’anno di riferimento non avesse conseguito alcun reddito riconducibile
ad attività giornalistica autonoma è comunque tenuto a trasmettere la
dichiarazione, indicando se ha versato o meno la contribuzione minima: nel caso
in cui non l’avesse già versata può avvalersi della facoltà di sospendere per
l’anno in questione l’iscrizione alla gestione separata, senza alcun obbligo di
versamento.
I contributi dovuti e risultanti dall’elaborazione della comunicazione on line
possono essere versati - a scelta del giornalista - in unica soluzione, entro
ottobre 2015, oppure in 3 rate mensili con scadenza il 31 ottobre, il 30 novembre
ed il 31 dicembre. In entrambi i casi mediante Modello F24 Accise o Bonifico
bancario.
Tutte le indicazioni sono illustrate nel dettaglio sul sito dell’Inpgi.