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Fnsi 10 Nov 2003

Inpgi: Soddisfazione dei Giornalisti Uniti, un voto per una gestione sapiente “Autonomia e Solidarietà”, affermazione in tutti i collegi nazionali e nella maggioranza delle regioni Stampa Democratica e Inpgi.sicambi

Inpgi: Soddisfazione dei Giornalisti Uniti, un voto per una gestione sapiente “Autonomia e Solidarietà”, affermazione in tutti i collegi nazionali e nella maggioranza delle regioniStampa Democratica e Inpgi.sicambia: “Grande vittoria in Lombardia" Quarto Potere: "Risultato straordinario"

Inpgi: Soddisfazione
dei Giornalisti Uniti,
un voto per una gestione sapiente
“Autonomia
e Solidarietà”,
affermazione in tutti
i collegi nazionali
e nella maggioranza
delle regioni
Stampa Democratica e Inpgi.sicambia: “Grande vittoria in Lombardia"
Quarto Potere: "Risultato straordinario"

Le elezioni per il rinnovo dei vertici dell’Istituti di Previdenza dei Giornalisti Italiani, l’Inpgi, hanno dato risultati assai soddisfacenti per l’alleanza maggioritaria che governa gli organismi di categoria (Giornalisti Uniti per un’informazione libera e Autonomia e Solidarietà) e fornito indicazioni da leggere con saggezza. La base elettorale della categoria ha detto no alle forzature gridate, ai velleitarismi e agli estremismi parolai ed ha premiato una maggioranza che ha proposto competenze e rigore di candidati certamente impegnati a garantire l’autonomia e la solidità dell’Inpgi. Questo il primo giudizio della componente dei “Giornalisti Uniti per un’informazione libera” (Guil), che ha presentato ed eletto i suoi candidati in diverse regioni (ovunque in alleanza e, in parte, da sola in Sicilia) e che ha ottenuto un grande successo nei collegi unici nazionali (sindaci, Inpgi2, pensionati) in un rapporto di trasparente e programmata intesa con “Autonomia e Solidarietà” e i suoi gruppi di riferimento. Sono stati premiati serenità, rigore d’impegno, raccordo con i colleghi. E assolutamente straordinario è stato il successo del candidato sindaco revisore espressione dei “Giornalisti Uniti”, che ha addirittura battuto in casa, a Milano e, insieme con gli altri candidati della maggioranza, superato in tutta Italia il leader più rumoroso dell’opposizione interna, la quale ha perduto complessivamente e in tutte le votazioni per collegio unico nazionale. Secondo i “Giornalisti Uniti”, tuttavia, il voto non elimina problemi (anche per i maggiori consensi all’opposizione in alcune significative realtà) e differenze, che vanno anzi attentamente valutati con serenità e rispetto, dentro e fuori i vari sistemi di raccordo della categoria. La maggioranza policentrica che si è confermata saprà sicuramente proporre una gestione sapiente, efficace, trasparente e riformatrice dell’Inpgi, nell’interesse di un futuro sicuro per le pensioni e i servizi previdenziali dei giornalisti. Non ci potrà essere spazio per velleitarismi e avventure, né per estremismi inutili. Chiunque tentasse di imporli, lo farebbe andando contro gli interessi generali di equilibrio e rigore e sarebbe destinato alla sconfitta, anche nel futuro com’è accaduto ora. «Un successo per la maggioranza che governa l'istituto» e «una sconfitta per chi puntava a scardinarlo» e che dopo i primi risultati «diffonde false interpretazioni del voto": questo il commento della componente di «Autonomia e solidarietà» sui primi risultati degli scrutini delle elezioni per il rinnovo degli organismi dell'Inpgi, l'Istituto di previdenza dei giornalisti. «Mentre sono ancora in corso le operazioni di spoglio dei voti in alcune regioni - afferma la nota della componente – si delinea una grande affermazione dei candidati espressi dalle liste di 'Autonomia e solidarietà'» e delle liste alleate, in particolare dei 'Giornalisti uniti'. L'affermazione si manifesta evidente in tutti i collegi unici nazionali per l'elezione dei membri del consiglio generale espressi dai pensionati, per il comitato amministratore per la gestione separata (Inpgi 2), e per i collegi dei sindaci. Notevole successo - sottolinea ancora la nota - hanno avuto i candidati per il consiglio generale espressi dai giornalisti attivi nella stragrande maggioranza delle regioni italiane». Secondo 'Autonomia e Solidarietà'», una valutazione più articolata sarà possibile solo a risultati definitivi: «Intanto è possibile rilevare - conclude però - che è stato sconfitto chi puntava a scardinare l'Istituto e a cancellarne l'autonomia e che dopo i primi risultati diffonde false interpretazioni del voto». (ANSA) Una grande vittoria di Stampa Democratica e della coalizione INPGI.sicambia è stata conseguita in Lombardia nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio generale dell’Istituto. INPGI.sicambia - che in Lombardia fa capo a Stampa Democratica, a Quarto Potere e al Movimento Professione Giornalista guidato da Franco Abruzzo - ha eletto tutti e 7 i suoi candidati consiglieri su 11 eleggibili per la Lombardia, tutti con più di 700 voti. La lista di appoggio alla gestione Cescutti, organizzata da Nuova Informazione, deve invece accontentarsi dei restanti 4 consiglieri, andando per la prima volta in minoranza sull’INPGI. Si tratta di un successo tanto più significativo se si considera la presenza in Lombardia di una terza lista di disturbo, che tendeva a sottrarre voti a Stampa Democratica, favorendo così Nuova Informazione. Con questo voto Milano, Roma e Napoli (che rappresentano 2/3 di tutti i giornalisti italiani) si sono pronunciate nettamente per INPGI.sicambia, e contro la politica impersonata dal presidente uscente Cescutti. Sarà molto difficile non tenere conto di questo dato. Stampa Democratica, con i suoi alleati, intensificherà la battaglia per la rivalutazione delle pensioni, in atto e future, e in difesa dei diritti degli iscritti tanto spesso ignorati in questi ultimi anni. Il risultato conseguito è stato straordinario: tutti e sette i nostri candidati di Inpgi.sicambia sono stati eletti in consiglio generale sia in Lombardia (di cui tre di Quarto Potere, a fianco dei nostri alleati di Stampa Democratica e del Movimento Professione Giornalista guidato da Franco Abruzzo), sia nel Lazio dove i colleghi di Puntoeacapo hanno ottenuto mediamente oltre il doppio dei voti dei candidati della lista pro-Cescutti. Il successo di Inpgi.sicambia è stato travolgente anche in Campania (2 eletti su 2 con circa il triplo dei voti dei candidati pro-Cescutti) e inoltre nell'Inpgi 2 abbiamo eletto la collega napoletana Claudia Marra con 441 voti a livello nazionale. Sempre per l'Inpgi 2, nei sindaci Daniela Stigliano ha ottenuto 403 voti a livello nazionale: molti, ma non abbastanza per essere eletta. Un'ultima cosa, la più importante: GRAZIE A TUTTI. Grazie per l'appoggio, le segnalazioni, i voti e il sostegno che ci avete dato. Partivamo come forza di opposizione, e la protesta contro l'attuale gestione è stata enorme: ora vedremo se Cescutti continuerà davvero a regnare come un monarca assoluto malgrado non abbia più la maggioranza a Milano, Roma e Napoli. Le cose potrebbero cambiare. Noi, un po', ci crediamo. Sapete che l'assurdo sistema elettorale premia le piccole regioni dove bastano poche decine di voti per essere eletti. Per questo un ringraziamento particolare va a Franco Abruzzo, che proprio per il meccanismo del voto non sarà sindaco nonostante i quasi 2.600 voti avuti in tutta Italia. E un grazie altrettanto sentito a Marco Volpati, anche lui escluso per la medesima ragione dai pensionati. Va ricordato l'impegno di Volpati e Abruzzo perché grazie a loro in Lombardia siamo riusciti ad ottenere un successo grandissimo.

@fnsisocial

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