«Raccolgo un lavoro che è stato avviato con il governo precedente dal sottosegretario all'Editoria Martella» e che «prevede un percorso per il salvataggio dell'Inpgi. Lo riprenderemo, naturalmente in collaborazione con il nuovo sottosegretario all'Editoria, per evitare il rischio di una situazione di crisi irreversibile della previdenza dei giornalisti». È quanto ha anticipato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, durante un incontro con la stampa estera. «Credo – ha aggiunto – che si sia fatto un buon lavoro. Dobbiamo ripartire da lì e farlo rapidamente».
Un'apertura che trova la disponibilità al confronto del sindacato dei giornalisti. «Va accolta con favore la volontà del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di riprendere i lavori del tavolo per la messa in sicurezza dell'Inpgi. Ripartire dal percorso fissato con il precedente governo conferisce una base di concretezza ad un confronto che dovrà concludersi nel più breve tempo possibile», è il commento del segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.
«L'allargamento della platea degli iscritti, insieme con misure di razionalizzazione che intervengano anche sulle dinamiche del mercato del lavoro, rappresenta la premessa indispensabile per il risanamento», aggiunge Lorusso, che rileva: «L'attuale situazione di disavanzo dell'Istituto è legata ad un'involuzione occupazionale, per lo più favorita dai governi negli anni passati con norme tese a ridurre il numero degli occupati e ad ampliare l'area della precarietà. L'auspicio è che il confronto con il ministro del Lavoro e gli altri ministeri competenti possa permettere di superare definitivamente politiche deleterie per la qualità dell'informazione, la dignità della professione e la stabilità economica dell'Inpgi».