Un patto che dia garanzie democratiche all'informazione e alla libertà d'opinione: a chiederlo sono 25 premi Nobel ed intellettuali in un appello rivolto a 60 capi di Stato e di governo che dall'11 al 13 novembre parteciperanno al Forum di Parigi per la pace, in occasione delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra.
Gli economisti Amartya Sen e Joseph Stiglitz, l'avvocatessa Shirin Ebadi e lo scrittore Mario Vargas Llosa fanno parte di una commissione sull'informazione e la democrazia promossa da 'Reporter senza frontiere' (Rsf). Nel loro appello deplorano che «libertà, concordia civile e pace sono oggi minacciate dal controllo politico su stampa e media», denunciando «la disinformazione di massa sulla rete, la fragilità economica del giornalismo di qualità e i violenti attacchi ai danni dei giornalisti».
In un contesto di «mondializzazione, digitalizzazione e sconvolgimento dello spazio pubblico», la commissione propone ai potenti del pianeta una 'Dichiarazione internazionale sull'informazione e la democrazia', un testo di sei pagine quale base di partenza del lavoro da attuare «in un momento storico cruciale».
Nobel ed intellettuali di fama mondiale chiedono a Macron, ai suoi omologhi, tra gli altri l'americano Donald Trump e il russo Vladimir Putin, di lanciare «un processo politico per arrivare alla firma di un apposito patto entro un anno». Suggeriscono la creazione di un apposito gruppo internazionale di esperti sull'informazione e la democrazia, come quello già operativo sul clima (il Giec), per creare meccanismi di promozione di una informazione affidabile, garantire il pluralismo, far rispettare il diritto alla privacy, a cominciare dai giganti del Web, chiamati per primi ad «osservare i principi fondamentali».
Il gruppo costituito da personalità autorevoli di ogni nazionalità era stato ricevuto lo scorso settembre all'Eliseo e il presidente Macron si era impegnato a sostenere e promuovere il suo operato. (Agi – Parigi, 5 novembre 2018)