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Unione Europea 30 Ott 2012

In Somalia attacchi contro colleghi e lavoratori dei media

Gli attacchi contro giornalisti e lavoratori dei media in genere sono all'ordine del giorno in Somalia e di norma vengono attribuiti alle milizie Shebaab anche se in alcuni casi sono frutto della guerra tra le fazioni che si dividono il potere. Il 2012 è stato l'anno più sanguinoso per i giornalisti con già 17 morti, cinque in più del 2009 quando in totale furono nove.

Gli attacchi contro giornalisti e lavoratori dei media in genere sono all'ordine del giorno in Somalia e di norma vengono attribuiti alle milizie Shebaab anche se in alcuni casi sono frutto della guerra tra le fazioni che si dividono il potere. Il 2012 è stato l'anno più sanguinoso per i giornalisti con già 17 morti, cinque in più del 2009 quando in totale furono nove.

Gli attacchi contro giornalisti e lavoratori dei media in genere sono all'ordine del giorno in Somalia e di norma vengono attribuiti alle milizie Shebaab anche se in alcuni casi sono frutto della guerra tra le fazioni che si dividono il potere. Il 2012 è stato l'anno più sanguinoso per i giornalisti con già 17 morti, cinque in più del 2009 quando in totale furono nove. (MOGADISCIO, 30 OTTOBRE - AGI/AFP)

SOMALIA: ONU, PREOCCUPATI PER UCCISIONI GIORNALISTI, GOVERNO AGISCA

L'agenzia per i diritti umani delle Nazioni Unite si è detta profondamente preoccupata per la serie di omicidi di giornalisti in Somalia e ha chiesto al governo di consegnare i responsabili alla giustizia. ''Siamo estremamente preoccupati per il continuo assalto ai giornalisti e agli operatori dei media in Somalia da parte degli al Shabab (legati ad al-Qaeda, ndr) e di altri elementi", ha detto Rupert Colville, portavoce dell'Alto commissario per i diritti umani dell'Onu Navi Pillay.
Incontrando i giornalisti a Ginevra, Colville ha citato i casi di Warsame Shire Awale, noto musicista, produttore e commediografo per Radio Kulmiye che è stato ucciso lunedi', e del giornalista di radio Shabelle Mohamed Mohamud Turyare, morto domenica per le ferite riportate nell'attacco della scorsa settimana. Colville ha sottolineato come le ultime morti abbiano portato a 18 il numero degli operatori dei media uccisi in Somalia quest'anno, di cui nove assassinati nelle ultime sei settimane e tre negli ultimi sette giorni.
''È il secondo bilancio più alto al mondo dopo la Siria'', ha proseguito, chiedendo al governo somali di ''attivare passi urgenti per proteggere i giornalisti e gli altri operatori dei media e di metter fine alla completa impunità di cui godono i killer''. Il funzionario Onu ha quindi messo in luce come ''il ruolo dei media sia fondamentale nella Somalia che sta tentando di rialzarsi. I continui attacchi contro i giornalistu del Paese rischiano di far vanificare l'abilità dei media di contribuire allo sviluppo in termini di diritti e di buon governo''. (GINEVRA, 30 OTTOBRE - ADNKRONOS/AKI)

 

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