Gmail, Skype e altri servizi di posta elettronica e messaggeria rischiano di essere bloccati dalle autorita' russe, se rifiutano di conservare i dati dei loro utenti in server all'interno del territorio della Federazione. Lo stabilisce il "pacchetto di leggi anti-terrorismo" messo a punto dopo gli attentati di Volgograd di dicembre e approvato ieri in via definitiva alla Duma.
Tra le altre cose, il documento equipara, di fatto, i blogger con almeno 3.000 utenti giornalieri ai mass media, inserendoli in un registro speciale. La nuova normativa, che modifica la legge sull'informazione, prevede che le societa' di comunicazione online registrino per sei mesi le informazioni di tutti i messaggi degli utenti. I dati devono essere conservati sul territorio della Federazione e non si fanno eccezioni: vale a dire - spiega il sito Lenta.ru - che anche le compagnie straniere come Google (Gmail), Facebook e Microsoft (proprietaria di Skype) sono tenute ad avere server nel Paese, allo stesso modo delle russe Yandex, Mail.ru o Vkontakte. (AGI 23 aprile 2014)