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Editoria 21 Giu 2011

In edicola il primo numero del 'Corriere della Calabria' Nei giorni scorsi incontro con Sindacato e Ordine regionali

Esordio in edicola (anche in circa 300 punti vendita a Roma), il primo numero del 'Corriere della Calabria', nuovo settimanale di 'cronaca, politica, cultura, spettacoli e sport'.

Esordio in edicola (anche in circa 300 punti vendita a Roma), il primo numero del 'Corriere della Calabria', nuovo settimanale di 'cronaca, politica, cultura, spettacoli e sport'.

Diretto da Paolo Pollichieni, con Barbara Talarico vice direttore e Francesco Graziadio e Stefano Vetere caporedattori, il periodico in questo primo numero tra le altre cose analizza i risvolti del voto amministrativo e referendario in Calabria; ritorna con un approfondimento sul caso Fortugno; propone uno studio sulla radioattività nella valle dell'Oliva e un'inchiesta sull'acqua e una sullo stato di abbandono del giardino di Pitagora a Crotone. "Un contratto con i lettori: dettano legge solo le notizie", scrive la redazione nel saluto ai lettori. (ADNKRONOS)

NEI GIORNI SCORSI INCONTRO CON SINDACATO E ORDINE REGIONALI
Nei giorni scorsi, il direttore ed i giornalisti del “Corriere della Calabria” hanno incontrato, nella redazione lametina, il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti, Giuseppe Soluri.
Nel corso dell’incontro, il direttore Paolo Pollichieni ha sottolineato la scelta del giornale di “caratterizzarsi per il rispetto del contratto di lavoro giornalistico e dei principi etici e deontologici della professione giornalistica”.
Un impegno, hanno sottolineato Parisi e Soluri, fondamentale per la credibilità di ogni giornale, in una regione nella quale, purtroppo spesso vengono, invece, violate le regole più elementari, in termini di sfruttamento del lavoro, mortificando la professionalità e la dignità dei giornalisti.
L’augurio di Soluri e Parisi al Corriere della Calabria è, naturalmente, quello di ritagliarsi lo spazio necessario per “camminare con le proprie gambe”, condizione essenziale per un’informazione senza i condizionamenti. (da giornalisticalabria.it)

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