L'appello è a riaprire una sede di corrispondenza in America Latina. Lo rivolge alla Rai Anna Meli, responsabile comunicazione di Cospe, a margine della presentazione, mercoledì 18 maggio 2022, del 4° rapporto "Illuminare le Periferie – Osservatorio esteri" realizzato con Osservatorio di Pavia, Fnsi, Usigrai, Rai per il Sociale e Aics (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo).
Se, come riporta lo studio, nel 2021 cresce l'attenzione agli esteri nei telegiornali italiani, l'informazione dal mondo continua ad essere trattata con una forte visione eurocentrica, tanto che i primi cinque Paesi o aree geografiche estere coperte dai notiziari risultano Usa, Europa, Gran Bretagna, Afghanistan e Francia. Fuori dai radar l'Africa e l'America Latina.
«L'assenza di continuità nel racconto contribuisce a generare sconcerto nelle opinioni pubbliche. Uno sconcerto che deriva non solo dagli errori della politica, ma anche dalla mancata illuminazione di "periferie" che avrebbero dovuto essere considerate capitali anche dal sistema mediatico. Quanto è accaduto in Afghanistan ne è la prova», fa notare nell'introduzione al Rapporto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che lancia l'idea di un corso di alta formazione sugli esteri.
Mentre sull'importanza di un'analisi qualitativa come quella presentata nello studio si sofferma Emilio Ciarlo, responsabile delle Relazioni Istituzionali e della comunicazione dell'Aics, che invita a non confondere la libertà di espressione con la libertà alla disinformazione e propone un Premio Illuminare le Periferie.
«Il servizio pubblico – la posizione di Roberto Natale, di Rai per il Sociale – deve guardare al mondo per far crescere una cittadinanza consapevole. Il modo in cui la Rai copre le notizie di esteri, in quantità e qualità, anche grazie alla reti di corrispondenti nei vari paesi, può e deve diventare un elemento distintivo dell'offerta e dell'approfondimento giornalistico».
Per Anna Meli sono necessari «più attenzione e spazi informativi sul mondo. Per iniziare a colmare la frattura tra dimensione globale dei fenomeni e l'informazione diffusa dai media italiani – la proposta – occorre un segnale dal servizio pubblico in primis e la riapertura della sede in America Latina consentirebbe alla Rai di essere da esempio e fare da traino per tutta l'informazione italiana».
E Daniele Macheda, segretario dell'Usigrai, evidenzia: «Questo rapporto vuole essere uno strumento di lavoro a disposizione delle redazioni, un pungolo, uno sprone a tornare ad essere testimoni diretti dei fatti. E per farlo bisogna ripartire dalle periferie: tornare a viverle. Per capirle e raccontarle, come ci dimostra il conflitto in Ucraina».
PER APPROFONDIRE
Il 4° rapporto "Illuminare le Periferie – Osservatorio esteri" è disponibile a questo link.