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Appuntamenti 16 Gen 2007

“Il Web 2.0 e lo scenario italiano: a che punto siamo? Giornalismo diffuso, condivisione di saperi, progetti partecipativi: scenari e prospettive” – Incontro organizzato da ‘giornalismi possibili’ con la Fnsi oggi a Roma

Il 19 gennaio un incontro a Roma (Sala Fnsi, Corso Vittorio Emanuele 349), organizzato da giornalismi possibili e Federazione nazionale della stampa, per discutere sullo sviluppo della Rete a partire dal Web 2.0, con un occhio particolare sull’informazione.

Il 19 gennaio un incontro a Roma (Sala Fnsi, Corso Vittorio Emanuele 349), organizzato da giornalismi possibili e Federazione nazionale della stampa, per discutere sullo sviluppo della Rete a partire dal Web 2.0, con un occhio particolare sull’informazione.

Anche in Italia non mancano certo creatività e competenze, e lo conferma un ampio dossier sulla situazione italiana, con un’articolata raccolta di ‘case studies’ (illustrati dagli stessi animatori) e una serie di interviste a giornalisti e blogger. Ampio spazio per il dibattito pubblico e via Skypecast. --------------- Nell’era del “We the media” e del giornalismo diffuso la formula della killer application, della mossa vincente, è tutt’altro che utopica: partecipazione, condivisione, conversazione continua. Integrando news aggregator e redattori esperti, reporter-utenti e strumenti innovativi in una sorta di “caos creativo”, fluido, collaborativo. Recenti progetti in Usa rivelano un buon livello di maturità: è possibile farne tesoro anche in Italia? Pur tra passi falsi e problemi, inclusa la scarsità di investimenti specifici, una prima risposta positiva viene dall’analisi di alcuni progetti italiani che stanno emergendo dal ‘caos creativo’ tipico delle fasi più produttive nella crescita della Rete. Questo piccolo viaggio nella realtà italiana dimostra che la creatività non manca, così come non difettano certo le competenze alla base di progetti che riescono a raccogliere in poco tempo centinaia di utenti. Ma perchè le ricadute del Web 2.0 affermino le proprie potenzialità, anche e soprattutto nelle variegate forme assunte dall’informazione odierna, occorre integrare le competenze e stimolare la progettualità dal basso. --------------- Partecipano: Paolo Serventi Longhi, Carlo Sorrentino, Marco Pratellesi, Pino Rea, Elisio Trevisan, Antonella Beccaria, Bernardo Parrella (via Skype), Lele Dainesi, Carlo Felice Dalla Pasqua, Raffaele Mastrolonardo, Nicola Mattina, Emanuele Quintarelli, Alberto D’Ottavi, Francesco Magnocavallo, Nicola Bruno, Antonio Sofi, il collettivo di NoBlogs, Claudio Cicali, Miki Fossati, Andrea Baresi, Marco Palazzo, Diego Galli, Riccardo Cambiassi. Programma: · 10:30 - Saluti e introduzione (Pino Rea) · 10:45 - Giornalismi e giornalisti (Paolo Serventi Longhi) · 11:00 - Un ponte tra l’informazione tradizionale e i giornalismi possibili (Elisio Trevisan) · 11:20 - La credibilità e lo spazio pubblico nel Web 2.0 (Carlo Sorrentino) · 11:40 - Che fanno gli editori? (Marco Pratellesi) · 12-13 - “Unconference”: FaceTag, Comincia L’Italia, Infoservi. A seguire dibattito. · Pausa pranzo: buffet offerto dalla FNSI. · 14:30 - Riflettori puntati sulla scena italiana, coordina Antonella Beccaria: o 14:50 - No Blogs, interviene il collettivo del progetto o 15:10 - Scrive.it, interviene Claudio Cicali o 15:30 - MoltoMondiale, intervengono Miki Fossati e Andrea Baresi o 15:50 - 2Spaghi.it, interviene Marco Palazzo o 16.10 - Fai Notizia, interviene Diego Galli o 16.30 - Codewitch, interviene Riccardo Cambiassi · 17:00: Dalla ridondanza alla “next big thing” (Bernardo Parrella dagli USA, via Skype) · A seguire: dibattito conclusivo (anche via Skypecast) Materiali e documentazione suhttp://www.lsdi.it/blog/ . --------------------------- MORTE E RINASCITA DEL GIORNALISMO QUOTIDIANO Un saggio di Paul Gillin, scrittore e analista Usa, sul declino dei giornali tradizionali delinea anche il nuovo modello di giornalismo che dovrebbe affermarsi in un mondo in cui l’ informazione sarà abbondante e poco costosa - Secondo le sue previsioni, in un futuro neanche tanto lontano, invece di 1.500 quotidiani a stampa, in Usa ci saranno da 5 a 10 ‘’supergiornali’’ e molte migliaia di siti d’ informazione di interesse locale o speciale, in cui la cronaca sarà un processo collettivo e in tempo reale - La superiorità economica dei blog, dove tutto è in outsourcing – Siti con un addetto a tempo pieno e due part-time arrivano a fare 10 milioni di dollari di ricavi l’ anno senza grandi spese di gestione http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=486 ************************************* Su giornalismi possibili, il blog di lsdi (www.lsdi.it/blog) - Usa: citizen journalism e wiki contro Big Pharma «Impedire ai citizen journalist di diffondere link a importanti informazioni sanitarie su un wiki pubblico viola il Primo emendamento [alla Costituzione USA, la garanzia della libertà d’espressione]». Questa la dichiarazione di Fred von Lohmann, legale della Electronic Frontier Foundation (EFF), sulla recente decisione del giudice distrettuale di impedire la diffusione di una memo interna del gigante farmaceutico Eli Lilly relativa a Zyprexa. Pillola che, lanciata come “anti-psicotico” per il trattamento della schizofrenia, in questi anni ha fruttato ben 4 miliardi, un ‘best-seller’ di Big Pharma. - Rai, l’editoria, la rete e il loro futuro Permangono le incertezze in merito al nuovo contratto di servizio della Rai diffuso lo scorso 4 dicembre: prima era stata annunciata una riforma piuttosto radicale tanto da arrivare anche a includere le licenze Creative Commons per i contenuti prodotti dal servizio pubblico. Tuttavia un’analisi di Diego Galli sul testo giunto alla commissione di vigilanza, scaricabile da qui, fa notare che, in tema di diritti, non ci sono riferimenti diretti a licenze d’uso più o meno libere e si parla semmai dell’”impiego delle più opportune tecnologie”.

@fnsisocial

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