CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 23 Apr 2010

Il sottosegretario, Paolo Bonaiuti: “Su tariffe postali si lavora ad una soluzione, probabili Stati Generali sull'editoria a giugno” Roberto Natale: “Bene per l’appuntamento ma rimuovere i tagli”

Sulle tariffe postali agevolate per l'editoria si sta lavorando a una soluzione: lo annuncia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti al convegno dei liberi editori sulla riforma del settore. Bonaiuti ha ricordato come il problema si sia creato in seguito alla liberalizzazione delle Poste con cui si sta cercando un accordo.

Sulle tariffe postali agevolate per l'editoria si sta lavorando a una soluzione: lo annuncia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti al convegno dei liberi editori sulla riforma del settore. Bonaiuti ha ricordato come il problema si sia creato in seguito alla liberalizzazione delle Poste con cui si sta cercando un accordo.

Sono stati creati alcuni 'sottotavoli' con i soggetti interessati per trovare una strada sulla quale andare avanti: ''L'input è quello di proteggere in particolare i piccoli editori che sono i soggetti più deboli''. Sulle soluzioni, Bonaiuti riprende l'idea lanciata da Paolo Gentiloni: ''Il debito pregresso si potrebbe spalmare sugli anni successivi come è stato fatto per il diritto soggettivo. Inoltre stiamo individuando una soluzione specifica per le testate no profit laiche e cattoliche che potrebbero ricevere contributo per evitare loro un destino che non appare dei migliori''. (ANSA)

 

BONAIUTI, STATI GENERALI A GIUGNO STELLA POLARE SARÀ IL RISPARMIO

 

Gli Stati Generali sull'editoria potrebbero svolgersi a giugno perché prima andrà risolta una

serie di questioni aperte: a darne annuncio è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti intervenendo al convegno della Federazione dei Liberi Editori sui 'lavori in corso' per la riforma del settore.

Bonaiuti ha illustrato le tappe dell'appuntamento che dovrà avere come stella polare l'obiettivo del risparmio perché ''con l'attuale sistema dei contributi non si può andare avanti''.

L'appuntamento - spiega Bonaiuti - dovrebbe prima 'scattare' una ''foto aggiornatissima'' all'intero comparto, poi fare un'analisi economica accurata con un avvertimento forte: ''Senza una politica rigorosa ispirata al risparmio non ci può essere nessuno start-up''.

Due fasi dunque. La prima a giugno e se, non si dovessero trovare soluzioni, ci si rivede tutti a settembre con una sessione 'aperta' a ogni contributo da tenersi al Dipartimento dell'Editoria dove ogni soggetto coinvolto è chiamato a dire la sua, ad avanzare soluzioni, a offrire un contributo tenendo sempre in mente la questione della riduzione dei costi. (ANSA)

NATALE (FNSI), BENE STATI GENERALI MA RIMUOVERE TAGLI

Sì agli Stati generali dell'editoria ma prima occorre rimuovere le misure che penalizzano il

settore, a partire dallo stop alle agevolazioni postali, ''altrimenti si rischia di iniziarli con un minuto di raccoglimento per le testate che saranno costrette a chiudere''. Ad affermarlo è il presidente della Fnsi, Roberto Natale, dal palco del convegno sulla riforma dell'editoria promosso dai piccoli editori della File.

Secondo il presidente della Federazione della stampa sono molteplici i temi che dovranno essere posti all'attenzione degli Stati generali: dallo statuto dell'impresa editoriale, alla distribuzione, alla definizione di prodotto editoriale, alla riforma dell'accesso alla professione giornalistica poiché quello attuale ''non regge''.

Al ripensamento delle logiche di sostegno al settore ''dove dovrà entrare anche l'online'' e dove occorre applicare ''la logica delle start up'' anche alle testate a inizio attività, che invece attualmente possono ricevere aiuti solo dopo cinque anni di vita.

Natale ribadisce che serve ragionare sulla modifica di un assetto della comunicazione che in Italia ruota intorno al ''predominio della tv'' che drena la gran parte delle risorse della pubblicità. ''La legge Gasparri da gennaio - ricorda - consentirà alle tv generaliste di entrare nella proprietà dei quotidiani. E' di questo - conclude - che ha bisogno il sistema italiano?''. (ADNKRONOS)

 

@fnsisocial

Articoli correlati