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Fnsi 05 Nov 2009

Il Sindacato Israeliano rientra nella Federazione Internazionale dei Giornalisti L'accordo raggiunto a Tel Aviv con la Ifj e intervento della Fnsi

“La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) e la Federazione Nazionale dei Giornalisti di Israele (NFIJ) ha raggiunto un accordo che mette fine alle divergenze tra i due gruppi.Nel corso dei colloqui di Tel Aviv di lunedì sera è stato raggiunto un accordo su un pacchetto di misure per il miglioramento delle relazioni, compresa una proposta atta a mettere fine ad una controversia sul mancato pagamento di quote sociali all’IFJ.

“La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) e la Federazione Nazionale dei Giornalisti di Israele (NFIJ) ha raggiunto un accordo che mette fine alle divergenze tra i due gruppi.
Nel corso dei colloqui di Tel Aviv di lunedì sera è stato raggiunto un accordo su un pacchetto di misure per il miglioramento delle relazioni, compresa una proposta atta a mettere fine ad una controversia sul mancato pagamento di quote sociali all’IFJ.

“Abbiamo di fronte a noi un periodo critico e difficile,” ha detto Aidan White, Segretario Generale IFJ. “Entrambe le parti sono impegnate a lavorare insieme per riportare i giornalisti di Israele al centro del lavoro di IFJ.”
Al meeting erano presenti i leader di due importanti associazioni di giornalisti d’Europa,  Franco Siddi, Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che con il supporto della Deutscher Journalisten Verband (presente con Michael Klehm e Andreas Bittner) ha invitato ad una riflessione entrambe le parti in relazione agli eventi che hanno portato a giugno all’espulsione di  NFIJ da parte di IFJ.
“L’atmosfera è stata franca e schietta ma sempre nel miglior spirito del sindacalismo,” ha detto White. “Siamo lieti di buttare alle spalle il litigio dei mesi scorsi e di iniziare una nuova fase di cooperazione.”
Fra le proposte - base della nuova intesa - che saranno per prime presentate ai leader IFJ per l’approvazione  da parte del Comitato Esecutivo della Federazione che si incontrerà a Londra nei primi giorni di questo mese ci sono:

·         Un meeting annuale tra i leader IFJ e NFIJ per rivedere e monitorare le relazioni;

·         Un invito ai giornalisti di Israele per partecipare ad un meeting dell’associazione dei giornalisti del Mediterraneo che si terrà il prossimo anno in Sardegna;

·         L’organizzazione di un seminario in Israele per discutere l’Iniziativa del Giornalismo  Etico di IFJ, la campagna globale per gli standard di qualità e deontologia nei media;

·         Il recente impegno dei giornalisti di Israele nel lavoro di relazioni industriali della sezione europea di IFJ, la Federazione Europea dei Giornalisti (Efj);

·         L’organizzazione di un meeting preparatorio con il supporto della Deutscher Journalisten Verband (Djv)per incoraggiare un nuovo dialogo tra Israele e le associate palestinesi e arabe dell’IFJ

“Abbiamo un accordo che se sarà duraturo permetterà di rafforzare ulteriormente il lavoro di IFJ e produrrà benefici per l’intera comunità dei giornalisti d’Israele e della Regione circostante,” ha detto White. “Siamo molto grati nei confronti dei nostri colleghi italiani e tedeschi per la loro amicizia ed il loro sostegno. Ciò dà un nuovo significato alla nozione di solidarietà sindacale dei giornalisti nel mondo.”

 

GIORNALISTI: ISRAELE RIENTRA IN FED.INTERNAZIONALE, A MEDIARE LA FNSI

La Federazione nazionale dei giornalisti israeliani (NFIJ) rientra nella Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ). A darne notizia una corrispondenza pubblicata dal Jerusalem Post. L'accordo raggiunto a Tel Aviv, alla presenza del segretario generale della stessa IFJ, Aidan White, e del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, pone fine ad un periodo di forti polemiche seguite alla espulsione dall'organizzazione internazionale di quella israeliana per una questione di quote non pagate.
Una riunione del Comitato esecutivo dell'IFJ convocata a Bruxelles per il 14 novembre provvedera' a ratificare le intese raggiunte che prevedono un ruolo appropriato a livello regionale ed internazionale per la reintegrata organizzazione dei giornalisti israeliani.
Aidan White ha voluto ringraziare le organizzazioni dei giornalisti di Italia e Germania per il contributo recato nel rompere la situazione di blocco che si era verificata e, in particolare, il segretario della Fnsi, Franco Siddi, per ''il bisogno che ha avvertito di portare il suo apporto di buona volonta' al tavolo''.
Da parte sua Siddi, secondo quanto riporta il Jerusalem Post, ha definito semplicemente ''inconcepibile l'assenza del contributo dei giornalisti d'Israele alla Federazione internazionale. I media israeliani sono tra i piu' indipendenti e liberi al mondo e le loro voci sono un elemento essenziale per l'IFJ''.
I giornalisti israeliani hanno espresso, dal loro punto di vista, il profondo desiderio e l'esigenza professionale di strutturare una piu' ampia cooperazione con i colleghi arabi e palestinesi in particolare. (ASCA)

DAL SITO DEL JERUSALEM POST

 

ISRAELI JOURNALISTS UNION TO REJOIN INT'L FEDERATION

 

By LISA PALMIERI-BILLIG, JPOST CORRESPONDENT IN ROME

 

The rift between the International Federation of Journalists (IFJ) and the National Federation of Israeli Journalists (NFIJ) following the Israeli union's expulsion from the international group in June, has been mended by an agreement reached at an emergency meeting held in Tel Aviv this week.

The meeting took place between NFIJ leaders and an IFJ delegation composed of Aidan White, the IFJ general secretary; Michael Klehm and Andreas Bittner, representing the German journalists federation; and Franco Siddi, secretary-general of the Italian union.

"A damaging and difficult period is behind us" said White, adding, "We are committed to a new phase of cooperation to bring Israeli journalists back into the center of international work. Now we have an agreement that is good for Israeli media, good for the international family of journalists and good for democracy."

The meeting was timed to precede a special IFJ Executive Committee meeting to be held in Brussels on November 14. Proposals will then be submitted regarding a heightened international and regional profile for the reintegrated Israeli journalists.

Both the German and Italian journalist groups helped mediate the resolution.

White thanked "our affiliates in Italy and Germany for their goodwill and solidarity in helping to break a deadlock that was damaging all of us.
"In particular, our Italian colleagues and their secretary general, Franco Siddi, saw the urgent need to intervene to bring goodwill to the table," White said. "Their good offices and those of our German colleagues have given real meaning to the notion of international solidarity and for that we are very grateful."

Siddi commented that "eliminating the contribution of Israeli journalists to our international federation was inconceivable. Israeli media are amongst the most independent and freest in the world, and their voices are an essential element in the IFJ, which is based on democratic, ethical principals."

A compromise was also reached regarding the dispute over nonpayment of fees to the IFJ, which had been the reason originally given for the Israeli union's expulsion.

Under the agreement, the Israeli union will pay membership dues closer to the Middle Eastern rates rather than the European ones, and will repay half of what the IFJ says it owes. This proposal must still be approved by the IFJ Executive Committee on November 14.

But although the financial aspect was important, the "full and equal status of Israeli journalists in the IFJ" was the essential issue, according to Yossi Bar-Moha, of the Tel Aviv Journalists Association.

His list of grievances included accusations of ostracism by some Arab colleagues and the IFJ's Gaza investigative mission on Palestinian press freedom after Operation Cast Lead, that was decided upon without prior consultation with the Israeli federation.

White expressed regret over the lack of communication and assured Israeli colleagues that utmost care would be taken in the future to assure the complete and reciprocal information flow necessary for decision making.

At Monday's high-pitched and at times emotionally charged meeting in Tel Aviv, NFIJ delegates joining Bar-Moha included Avi Paz, Roy Katz, Haim Shibi and Arik Bahar. All stressed their deep desire and professional need for the IFJ to facilitate greater cooperation with Arab, particularly Palestinian, colleagues.

These requests resulted in the following agreed proposals to be presented to the IFJ Executive Committee:
1) An annual meeting of IFJ and NFIJ leaders to review their relations;
2) An invitation to Israel to join a meeting of Mediterranean journalists to be held in Sardinia next year by invitation of the Italian Federation;
3) The organization of a meeting in Israel to discuss the IFJ's Ethical Journalism Initiative - a global campaign to improve media standards;
4) The organization of a meeting between Israeli and Palestinian journalists with the support of the Deutsche Journalisten Verband in Germany;
5) More engagement of Israeli journalists in the work of the IFJ's European section.

"This agreement will bring Israeli colleagues into the center of our work in the region. If it holds, it will benefit the whole community of journalists inside and outside the country" said White. 

 

DA OGGI ITALIA DI VENERDÌ 6 NOVEMBRE

 

GIORNALISTI ISRAELE: RIENTRA STRAPPO INTERNAZIONALE

 

ROMA. «Il sindacato israeliano dei giornalisti rientra a pieno titolo nella Federazione internazionale della stampa». Lo ha annunciato il segretario della Federazione italiana Franco Siddi in occasione della manifestazione per la giornata europea della dignità del lavoro giornalistico, sottolineando che la Federazione internazionale (Ifj) e quella israeliana hanno raggiunto un accordo per il miglioramento delle relazioni. Accordo col quale si intende, fra l'altro, dare maggior rilievo all'attività del sindacato israeliano, anche in considerazione del fatto che rappresenta il giornalismo nell'unico Paese democratico dell'area mediorientale. In questo contesto è stato fra l'altro deciso di invitare i giornalisti di Israele a partecipare a un meeting dell'associazione dei giornalisti del Mediterraneo che si terrà il prossimo anno in Sardegna. Inoltre verrà organizzato un meeting preparatorio per incoraggiare un nuovo dialogo tra Israele e le associate palestinesi e arabe dell'Ifj. Fra il sindacato israeliano e quello internazionale c'erano relazioni contrastate da tempo, anche su questioni politiche relative al rapporto fra Israele e palestinesi. La rottura si è avuta l'estate scorsa, ufficialmente per una questione di quote non pagate. L'incontro chiarificatore si è tenuto a Tele Aviv a inizio settimana, presenti anche Siddi e il suo omologo tedesco. Secondo il Jerusalem Post, Siddi avrebbe definito «inconcepibile l'assenza del contributo dei giornalisti d'Israele alla Ifj. I media israeliani sono tra i più indipendenti e liberi al mondo». Un problema, quello della libertà, che ieri Siddi è invece tornato a evidenziare per quel che riguarda l'Italia, dove «l'equilibrio tra libertà di informazione e diritto di cronaca è da sempre precario» e «la funzione di garanzia democratica dei giornalisti è oggetto di aggressioni da parte dei poteri, anche di quelli costituiti». (R. Zan.)

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