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Rai 10 Giu 2007

Il segretario Usigrai Carlo Verna scrive ai colleghi in vista dello sciopero del 13 giugno: "Salviamo assieme l'azienda: la strada presa finora porta al baratro"

I giornalisti della Rai in saranno in sciopero audio-video mercoledì 13 giugno. Oggi una lettera del Segretario dell'Usigrai Carlo Verna a tutti i giornalisti del Servizio Pubblico spiega le ragioni dell'astensione

I giornalisti della Rai in saranno in sciopero audio-video mercoledì 13 giugno. Oggi una lettera del Segretario dell'Usigrai Carlo Verna a tutti i giornalisti del Servizio Pubblico spiega le ragioni dell'astensione

Nei prossimi giorni la segreteria dell'Usigrai incontrerà il Presidente della Camera Fausto Bertinotti seconda tappa di un giro di sensibilizzazione presso le massime Istituzioni dello Stato avviato con il Presidente del Senato Franco Marini. L'astensione dei giornalisti Rai si preparerà anche con volantinaggi presso il centro di produzione di Saxa Rubra, a Roma. «Cari Colleghi -scrive Verna nella lettera inviata ai Comitati di Redazione e a tutti i giornalisti Rai- sono certo che siate consapevoli del momento molto difficile che vive l'Azienda e tuttavia non posso esimermi, anche su mandato dell'Esecutivo, dal rendervi ulteriormente partecipi dei reali rischi che corre la Rai se non si supera al più presto lo stallo al settimo piano di viale Mazzini, che ci sta ponendo su un pericoloso piano inclinato. Il mondo della comunicazione intorno a noi corre, mentre la nostra azienda è drammaticamente ferma, paralizzata». «Più o meno negli stessi giorni -aggiunge Verna- abbiamo visto un bilancio in passivo, risultato poi in rosso per oltre 80 milioni di euro, e un C.d.A. spaccato in due, non su questioni di scelte industriali, ma esattamente come in due quadri che riproducono gli schieramenti partitici da anni in alternanza al Governo del Paese». «Sono le conseguenze -afferma il segretario dell'Usigrai- della legge Gasparri, che Fnsi e Usigrai avevano da tempo prospettato come temibili, e che mettono i consiglieri d'Amministrazione di nomina strettamente partitica nella condizione di dover rispondere più a logiche politiche che a strategie aziendali». «Una legge -prosegue- che si sta provando a superare. Nel ddl Gentiloni (rispetto al quale continueremo ad insistere perchè si eviti la divisione societaria) sono state recepite le indicazioni del sindacato per la creazione di un organismo cuscinetto chiamato Fondazione, composto da membri provenienti da fonti diversificate di nomina. Il C.d.A. della Rai sarebbe scelto da questo nuovo ente che avrebbe la possibilità di neutralizzare così gli effetti nefasti della lottizzazione. Abbiamo da tempo chiesto uno stralcio di queste norme sulla 'governance' e auspichiamo una corsia preferenziale per discutere degli aspetti della riforma che riguardano la nomina del Consiglio di Amministrazione». «Si tratta -sottolinea ancora Verna- di un'azione a medio termine, che rischia di produrre effetti benefici quando è troppo tardi. Abbiamo subito bisogno, infatti, di un'azienda che sia governata, che non veda sistematicamente le proposte del direttore generale bloccate dal consiglio. Così continuando la Rai è condannata ad una lenta agonia. Anche i posti di lavoro sarebbero messi a rischio». Secondo Verna «occorre una ripartenza immediata e indifferibile che dobbiamo determinare con la nostra mobilitazione e con la nostra capacità di focalizzare i problemi più urgenti. Uno fra tutti il ritardo, ulteriormente acuito dall'attuale paralisi decisionale, nel processo di innovazione tecnologica. La digitalizzazione non decolla, anche se il lavoro istruttorio è terminato da oltre due mesi. Nel frattempo si ripetono in onda episodi gravi di malfunzionamento di apparecchiature obsolescenti, delle quali nemmeno esistono più i pezzi di ricambio». «Siamo noi lavoratori -insiste Verna- a dover dire 'Basta!'. L'Usigrai si rivolge ai giornalisti ma non solo. C'è bisogno di tutto lo straordinario patrimonio di professionalità del Servizio Pubblico per cambiare strada. L'attuale ci porta verso il baratro». «Salviamo insieme la Rai! Non c'è più tempo da perdere», è l'esortazione del segretariodell'Usigrai. «Affideremo questo nostro appello, nei prossimi giorni, anche al Presidente della Camera Fausto Bertinotti -annuncia Verna- che la segreteria Usigrai incontrerà il prossimo 12 giugno. Un'iniziativa di sensibilizzazione verso le massime Istituzioni dello Stato avviata con l'incontro con il Presidente del Senato Franco Marini. In questo modo stiamo preparando lo sciopero audio video del 13 giugno. Viviamo questa fase con consapevole protagonismo, e non con la semplice, disciplinata adesione alle iniziative proposte dal gruppo dirigente del sindacato. Cerchiamo tutti di poter dire di esserci stati in uno dei momenti più critici della storia del Servizio Pubblico», conclude. (Adnkronos)

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