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Editoria 04 Mar 2011

Il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi: “Tagli come priorità non sono una riforma Sostenere pluralismo, lavoro, sviluppo”

“Tagli o riforme? Un'azione di risanamento dei conti senza sviluppo non serve al presente e non produce futuro. Per intendersi su cosa sia un progetto riformatore non servono molti seminari ma poche parole chiare sugli obiettivi di prospettiva e di sistema". Lo ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi, riprendendo e rilanciando il suo intervento al secondo congresso Mediacoop in corso a Roma, che riapre così anche il confronto con il sottosegretario Bonaiuti.

“Tagli o riforme? Un'azione di risanamento dei conti senza sviluppo non serve al presente e non produce futuro. Per intendersi su cosa sia un progetto riformatore non servono molti seminari ma poche parole chiare sugli obiettivi di prospettiva e di sistema". Lo ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi, riprendendo e rilanciando il suo intervento al secondo congresso Mediacoop in corso a Roma, che riapre così anche il confronto con il sottosegretario Bonaiuti.

"La riforma dell’editoria -ha sostenuto il segretario Fnsi - non si fa avendo come fine primo il taglio della spesa pubblica ma avendo come obiettivi trasparenza, pluralismo, lavoro regolare e sviluppo. Una riforma della legge e dell'intervento pubblico nel settore è indifferibile oggi per almeno quattro motivi: arrestare l'impoverimento di un sistema chiamato a profonde trasformazioni, accompagnare il cambiamento per arricchire, non deprimere, il pluralismo e l’occupazione professionale, che ne è la base produttiva indispensabile. Ma davanti a una riforma che da tre anni, per il Governo, è solo materia di ripetuti annunci e assenza di proposte, ora è drammaticamente urgente stabilire il quadro degli impegni pubblici soprattutto per l’editoria no-profit che dia garanzie di intervento almeno su base triennale. In caso contrario decine di testate organizzate da cooperative e da movimenti di idee potrebbero chiudere in poco tempo: un disastro per la libertà dell’informazione e il suo pluralismo, per il lavoro, per gli sforzi generosi di tanti lavoratori,  non solo giornalisti, che associandosi in cooperativa, tentano di alimentare un sistema d’informazione altrimenti più povero e molto concentrato. Non si può andare avanti con la logica della lotta periodica e delle concessioni annuali, che lasciano sempre in scia qualcosa in meno e altri giornali in coma”.

“Il sostegno pubblico - ha affermato Siddi - deve privilegiare le cooperative di giornalisti e lavoratori in ragione dei contenuti editoriali realizzati in proprio, della apertura del sistema a tutte le voci politico culturali della promozione e tutela dell’occupazione regolata. L’industria dell’editoria oggi è tutta in difficoltà. Occorre uno sforzo intenso non solo per la sopravvivenza ma soprattutto per il rilancio sulla base della trasparenza e della chiarezza.

Si tratta di liberare l’informazione da vincoli e lacci e anche da manovre finanziarie che la vogliono soggiogata e immiserita”. 

SECONDO CONGRESSO NAZIONALE MEDIACOOP, IL PRESIDENTE MARIO SALANI: “SERVE UNA RIFORMA GENERALE DEL SISTEMA DELLA COMUNICAZIONE”

Un provvedimento di riforma generale del sistema della comunicazione che parta dalla ridefinizione del prodotto editoriale, garantisca la pluralità degli attori dei diversi canali e riapra il mercato della pubblicità. È questa la richiesta lanciata, a governo e forze politiche, da Mario Salani, presidente Mediacoop, nel corso dell'apertura del secondo Congresso nazionale dell'Associazione, che rappresenta le cooperative giornalistiche editoriali e della comunicazione. "Nell'ambito di questo disegno -sottolinea Salani- occorre che sia salvaguardata e valorizzata la forma cooperativa, assicurandole il sostegno necessario".

Mediacoop sollecita inoltre il Parlamento a farsi promotore di un intervento che consenta di sottrarre il settore della stampa alla precarietà e all'indeterminatezza. "È essenziale la ricostituzione del Fondo per l'Editoria -ha detto Salani- che non deve essere negoziato anno per anno, occorre che la sua consistenza sia almeno triennale in modo da consentire alle cooperative disegni programmati di produzioni e investimenti".

Per la ricostituzione del Fondo, Mediacoop suggerisce "che lo stanziamento pubblico che assicura la sopravvivenza del modello di 'editore puro' sia integrato da una sorta di tassa di 'scopo' che abbia la funzione di riequilibrare il mercato". Salani ha poi sottolineato che l'intervento è essenziale per garantire "un mercato aperto e un'offerta ampia e non omologata". (ADNKRONOS)

GRANDE, FONDI SUFFICIENTI PER OLTRE 90% RICHIESTE

3 MARZO - ''Con i 30 milioni per il credito di imposta per la carta restituiti nel Milleproroghe e i restanti Fondi che sono a disposizione del Dipartimento arriviamo a una quota intorno ai 170 milioni di euro che dovrebbe essere sufficiente a coprire oltre il 90% delle richieste''. Lo ha detto il capo Dipartimento per l'informazione e l'editoria, Elisa Grande, nel corso del congresso di Mediacoop, in merito ai Fondi sull'editoria. ''Per il momento - ha precisato - il numero delle domande è lo stesso rispetto all'anno scorso. Questo dovrebbe consentirci, grazie a una razionalizzazione delle risorse, di avere una editoria protetta anche per quest'anno''.

La Grande ha anche spiegato che ''l'editoria cooperativa è un fattore molto importante per il pluralismo'', ''stiamo lavorando  - ha proseguito - a un regolamento sul credito di imposta per la carta - ha annunciato - e sulla ripartizione delle spese per la pubblicità istituzionale''. Grande ha annunciato quindi un incontro per la prossima settimana con le Poste e il Ministero dello Sviluppo economico per trovare una soluzione al tema delle tariffe postali agevolate a favore delle Onlus. (ANSA)

GENTILONI (PD), RENDERE TRIENNALE IL FONDO

TAGLIO FREQUENZE PER PASSAGGIO A DTT NON PESI SOLO SU TV LOCALI

3 MARZO - ''Occorre stabilizzare e rendere almeno triennale il fondo a sostegno delle cooperative e

dell'editoria no-profit. Non possiamo costringere la parte più piccola, ma anche più preziosa, della nostra editoria a decidere mese per mese come affrontare il proprio lavoro in base a condizioni economiche variabili''. Lo ha detto Paolo Gentiloni, responsabile Forum Comunicazioni del Partito Democratico, nel corso del congresso di Mediacoop.

''Il secondo obiettivo - ha aggiunto - è quello di assistere la piccola emittenza televisiva in questa fase di passaggio al digitale. Non è possibile che il sacrificio di frequenze che questo passaggio comporta sia caricato sulle spalle solo dell'emittenza locale''. (ANSA)

RAI: GIULIETTI, INDIRIZZO PDL? AGCOM PRONTA A ESTENDERE NORME

SUBITO PROPOSTA LEGGE PER RIFORMA EDITORIA IN PARLAMENTO

3 MARZO - ''L'Agcom mi ha già comunicato che in caso di approvazione dell'atto di indirizzo del Pdl, in discussione in Commissione di Vigilanza, sarà costretta a mettere in atto un regolamento similare. Avremmo quindi l'alternanza dei conduttori per tutta l'emittenza. Una follia e l'idiozia è prossima alla censura. Quel testo è inemendabile''.  Lo ha detto il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, nel corso del congresso di Mediacoop.

''Portiamo entro due settimane in Parlamento una proposta di legge per la riforma dell'editoria - ha proposto inoltre Giulietti -. In assenza di un testo di Bonaiuti su cui discutere, l'unica soluzione è attivarsi autonomamente, altrimenti il risultato è che la riforma si realizza di fatto con i regolamenti''.

''Siamo disponibili a discutere la riforma dell'editoria e a votare la riforma dell'ordine dei giornalisti proposta da Giancarlo Mazzuca del Pdl - ha aggiunto - Ci sono però due importanti no. Il primo è nei confronti della riproposizione della legge bavaglio, contro la quale siamo pronti a fare ricorso alla Corte Ue un minuto dopo l'approvazione. L'altro no è appunto nei confronti dell'atto di indirizzo sul pluralismo in discussione in Commissione di Vigilanza''. (ANSA)

SECONDO CONGRESSO NAZIONALE MEDIACOOP: "INFORMAZIONE: AUTONOMIA, PLURALISMO E QUALITÀ. L'ESPERIENZA DELL'EDITORIA COOPERATIVA E NON PROFIT"

Si apre il 3 marzo a Roma il secondo congresso nazionale di Mediacoop. L'appuntamento è presso Legacoop, sala Basevi (via A. Guattani, 9) e venerdì 4 marzo presso la sala delle Conferenze (P.zza Montecitorio, 123/a). La relazione introduttiva di Mario P. Salani, presidente Mediacoop, avrà per tema: "Informazione: autonomia, pluralismo e qualità. L'esperienza dell'editoria cooperativa e non profit". Per le 15.45 è in programma una tavola rotonda su "Informazione: mercato, autonomia, sostegno pubblico", con tra gli altri Corradino Mineo, Massimo Mucchetti, Flavia Perina, Norma Rangeri e Franco Siddi.
Venerdì è annunciata la tavola Rotonda "Editoria: linee e proposte per una legge di emergenza" con Giuseppe Giulietti, Fabio Granata, Renzo Lusetti, Giancarlo Mazzuca, Roberto Mura,  Vincenzo Vita. A seguire l'intervento di Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Mediacoop rappresenta 370 cooperative editoriali, giornalistiche e della comunicazione e intende "promuovere e valorizzare la cooperazione come valore tra i soggetti, sicuri che sia questa la forma societaria che, più di altre, garantisca l'indipendenza dell'informazione tutelando l'autonomia delle testate".

Nella sua relazione, anticipata dal Manifesto, Salani sottolinea la situazione "molto difficile" dell'informazione, di fronte alla "volontà di controllarla, imbavagliarla" da parte del "potere". In particolare poi le tentazioni monopolistiche presenti sul mercato pongono le cooperative su "un crinale pericolosissimo", di qui "la necessità di riequilibrare il mercato e di garantire il pluralsmo". (AGI)

EDITORIA: MEDIACOOP, FONDO PUBBLICO SIA ALMENO TRIENNALE

SERVE RIFORMA SISTEMA, TASSA SCOPO PER RIEQUILIBRIO MERCATO

3 MARZO - Mediacoop, nel corso del secondo Congresso che si è aperto oggi a Roma, ha sollecitato il governo e le forze politiche a riaprire il confronto, ribadendo l'esigenza di ''un provvedimento di riforma generale del sistema della comunicazione che parta dalla ridefinizione del prodotto editoriale, garantisca la pluralità degli attori nei diversi canali e riapra il mercato della pubblicità''.

''Nell'ambito di questo disegno - si legge in una nota - occorre che sia salvaguardata e valorizzata la forma cooperativa, assicurandole il sostegno necessario''. Mediacoop giudica essenziale la ricostituzione del Fondo che ''non deve essere negoziato anno per anno: occorre che la sua consistenza sia almeno triennale in modo da consentire alle cooperative disegni programmati di produzione e investimenti''.

Per la ricostruzione del Fondo, Mediacoop suggerisce che ''lo stanziamento pubblico che assicura la sopravvivenza del modello di editore puro, sia integrato da una sorta di 'tassa di scopo' che abbia la funzione di riequilibrare il mercato''. ''Il sostegno - prosegue Mediacoop - dovrà essere esteso alle testate on line che siano costituite in cooperativa ed abbiano i requisiti organizzativi professionalizzati previsti dalla 416, anche se con percentuali di contribuzioni diverse per la natura dei mezzi impiegati''.

Mediacoop chiede poi che ''sia favorita la nascita di nuove cooperative tra giornalisti e poligrafici esclusi dal processo produttivo prevedendo l'esenzione dal vincolo di cinque anni ai fini dell'accesso al Fondo con modalità simili a quanto già realizzato nel passato''. Riguardo alle emittenti locali, Mediacoop sottolinea ''la necessità che ad esse siano assicurate le risorse per qualificare l'offerta informativa e che i criteri previsti per l'erogazione delle risorse in capo al Ministero allo sviluppo economico siano rivisti in modo da ridurre la distanza tra le prime emittenti e tutte le altre'' e che ''nella costruzione delle graduatorie il fatturato sia sostituito dall'autoproduzione di contenuti''. (ANSA)

EDITORIA: MEDIACOOP, CON DIFFICOLTÀ COOPERATIVE E NO-PROFIT È A RISCHIO PLURALISMO

3 MARZO - Con le difficoltà dell'editoria cooperativa e no-profit è a rischio anche il pluralismo dell'informazione in Italia. È il grido d'allarme lanciato oggi a Roma nel corso del 2° congresso nazionale di Mediacoop, associazione di rappresentanza delle cooperative giornalistiche, editoriali e della comunicazione. Il taglio ai fondi per l'editoria e la cancellazione delle agevolazioni postali, secondo le cooperative editoriali, stanno mettendo in ginocchio il settore. Con il rischio di perdere 'voci' importanti dell'informazione nel nostro Paese.

"Quello che sta accadendo -ha spiegato Paolo Serventi Longhi, già presidente della Fnsi e oggi direttore di 'Rassegna Sindacale', edito dalla cooperativa Edit. Coop, intervenuto all'appuntamento- è straordinariamente preoccupante: qui c'è una parte importante del pluralismo che rischia di essere spazzato via. C'è anche un grande squilibrio di risorse, la maggior parte della pubblicità va ai grandi network mentre agli altri rimane davvero pochissimo".

E dal governo, secondo Flavia Barca della Fondazione Rosselli, è arrivato ben poco per media e cultura: "Il dato allarmante che emerge da un nostro studio -ha sottolineato- è che la cifra, già abbastanza contenuta, impegnata per questi settori, nell'ultimo anno è stata ulteriormente decurtata".

Preoccupato della situazione dell'editoria cooperativa si è detto anche il direttore di Rainews, Corradino Mineo: "C'è ormai un monopolio dell'informazione in Italia, e non si pensa a quanto è grave la situazione di giornali come 'Il Manifesto' e 'Il Secolo'".

E per Massimo Mucchetti, editorialista e vice direttore del 'Corriere della Sera', che ha ricordato i suoi inizi in un giornale edito da una cooperativa, 'Brescia oggi', "senza il quale forse non sarei diventato giornalista", anche le cooperative editoriali hanno le proprie colpe di una situazione non proprio florida: "Le difficoltà in cui versano le coooperative editoriali -ha detto- sono un 'di cui' di tutte le difficoltà che vive il mondo dell'informazione".

Secondo Norma Rangieri, direttore del 'Manifesto', "il problema del pluralismo in Italia non è nato con Berlusconi". La giornalista ha quindi sottolineato che, nel caso del suo giornale, i problemi economici derivano "anche dal fatto che non abbiamo mai avuto una cultura imprenditoriale, non abbiamo mai visto l'informazione come una 'merce'". (ADNKRONOS)

EDITORIA: BONAIUTI, SUBITO CONSULTAZIONI, POI TESTO RIFORMA

FONDO SUFFICIENTE A COPRIRE QUASI TOTALITÀ RICHIESTE

4 MARZO - ''Avviamo subito una serie di consultazioni con tutte le parti in modo tale da arrivare entro la metà dell'anno con un progetto di risparmi per il settore e tre proposte chiare e poi sono pronto a presentare un testo di riforma dell'editoria''. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Paolo Bonaiuti, al congresso di Mediacoop, aprendo alla richiesta di avviare una rivisitazione del settore in Parlamento.

Per quanto riguarda i fondi, Bonaiuti ha ribadito quanto anticipato ieri dal capo Dipartimento, Elisa Grande, spiegando che grazie allo stanziamento aggiuntivo di 30 milioni nel Milleproroghe, ''si riuscirà a coprire la quasi totalità delle richieste''. ''Conto anche - ha aggiunto - attraverso gli avanzi degli anni precedenti di recuperare altre risorse. Sono stati confermati inoltre i 30 milioni per il credito d'imposta sulla carta, argomento sul quale stiamo studiando il regolamento''. In merito alle tariffe postali agevolate, il sottosegretario ha ricordato che ''siamo riusciti a raggiungere un accordo che consentirà di avere tariffe sostenibili fino a fine 2012, senza aggravi per lo Stato. Era anche previsto un fondo per le onlus di 30 milioni che purtroppo non sono stati spesi, ma la prossima settimana c'è un incontro con le Poste e il ministero del Tesoro e ho buone speranze, se non quasi la certezza, di salvare questi 30 milioni''.

''Per quanto riguarda il futuro, la stampa scritta – ha aggiunto Bonaiuti - soffre di un complesso di inferiorità nei confronti degli strumenti informatici di ultima generazione, ma ricordo che questi strumenti vivono grazie ai contributi dei giornali. Occorre liberarsi da questo complesso di inferiorità e pensare a un ruolo diverso dei giornali come playmaker del futuro''. (ANSA)

RAI: VITA (PD), IN VIGILANZA SARÀ RODEO, VOGLIAMO EVITARLO?

OPPOSIZIONE PRONTA A PRESENTARE PROPOSTE SU RIFORMA EDITORIA

4 MARZO - ''Se il testo resta quello che è, mercoledi' e giovedi' prossimi andiamo a un rodeo. Non vogliamo evitarlo?''. L'appello alla maggioranza viene dal senatore del Pd e componente della commissione di Vigilanza Rai, Vincenzo Vita, che a margine del congresso di Mediacoop ha invitato ''tutti a una riflessione'' sull'atto di indirizzo sul pluralismo presentato dal Pdl.

Al termine dell'intervento del sottosegretario Paolo Bonaiuti, il parlamentare ha chiesto al rappresentante governativo se fosse disponibile ''a presentare un testo per discutere subito in sede legislativa la riforma dell'editoria'', assicurando che ''l'opposizione è pronta a presentare le proprie proposte''. Un invito al quale Bonaiuti ha risposto positivamente. ''Per presentare il testo - ha spiegato il sottosegretario - devo avere però prima tutte le proposte''. (ANSA)

@fnsisocial

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